Anthropocene. Capitalismo fossile e crisi del sistema Terra, di Ian Angus, Asterios, 2020. La sopravvivenza nell’Antropocene richiede un radicale cambiamento sociale, sostituendo al capitalismo fossile una civiltà ecologica: l’ecosocialismo.

"Scrivendo Anthropocene ho voluto contribuire a ridurre il divario tra la scienza del sistema terrestre e l’ecosocialismo. Spero di mostrare ai socialisti che la risposta all’Anthropocene deve occupare un posto centrale nel nostro programma, nella teoria e nell’attivismo del XXI sec., e a scienziati del sistema terrestre ed ambientalisti che il marxismo ecologico è in grado di fornire una comprensione di tipo socio-economico che manca nella maggior parte dei dibattiti sulla nuova epoca." Ian Angus

Sottolineando questa esplicita dichiarazione d'intenti dell'autore, segnaliamo e raccomandiamo la lettura del libro dell'ecosocialista canadese, pubblicato da Monthly Review Press nel 2016 col titolo Facing the Anthropocene. Fossil Capitalism and the Crisis of the Earth System. Il libro fu salutato con entusiasmo tanto da scienziati come Jan Zalasiewicz o Will Steffen – tra i principali promotori dei lavori sull’Antropocene – quanto da ricercatori marxisti come Mike Davis e Bellamy Foster, o da ecologisti di sinistra come Derek Wall dei Verdi inglesi.



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Nel corso degli ultimi venti anni, la scienza della Terra ha compiuto un enorme balzo in avanti, combinando nuove ricerche condotte in diverse discipline per ampliare la nostra comprensione del sistema terrestre nel suo complesso. Questi lavori hanno chiaramente permesso di constatare che il pianeta è entrato in una fase nuova e poco rassicurante della sua evoluzione: l’Anthropocene.

Nello stesso periodo, anche gli stessi ecosocialisti hanno fatto passi da gigante riscoprendo e sviluppando un’idea di Marx secondo la quale il capitalismo provoca «una frattura irrimediabile nel metabolismo sociale», che porta inevitabilmente a crisi ecologiche. Essenzialmente, questi due percorsi si sono sviluppati in parallelo e, nonostante la loro reciproca rilevanza, hanno dato luogo solo a rarissimi scambi.

Il titolo del libro ha due significati. In primo luogo, indica che l’umanità del XXI secolo sta affrontando una trasformazione del suo ambiente fisico, che non è limitata all’incremento dell’inquinamento e delle temperature, ma si inscrive in una crisi del sistema Terra causata dall’attività umana; ed è poi una sfida per tutti quelli che si preoccupano del futuro dell’umanità a prendere atto del fatto che la sopravvivenza nell’Anthropocene richiede un radicale cambiamento sociale, sostituendo al capitalismo fossile una civiltà ecologica, l’ecosocialismo. La crisi ambientale globale è la sfida più importante del nostro tempo. Combattendo oggi per limitare i danni causati dal capitalismo, aiutiamo a gettare le basi del socialismo di domani; costruire il socialismo nelle condizioni dell’Anthropocene pone sfide che nessun attivista del XX secolo avrebbe potuto immaginare. Il movimento socialista deve dare ora la massima priorità alla comprensione di queste sfide e alla preparazione che esse implicano.

Ian Angus

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