Fonte: Climate&Capitalism - 14.10.2024

Secondo un nuovo rapporto coordinato dall'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), il 2023 è stato l'anno più secco degli ultimi trent'anni per i fiumi di tutto il mondo.

Il rapporto State of Global Water Resources 2023, pubblicato il 7 ottobre, evidenzia uno stress senza precedenti sulle riserve idriche globali, con cinque anni consecutivi di flussi fluviali e afflussi di bacini idrici inferiori alla norma. Questa carenza sta colpendo comunità, agricoltura ed ecosistemi. Inoltre, i ghiacciai hanno subito la loro più grande perdita di massa negli ultimi 50 anni, con il 2023 che segna il secondo anno di diffusa perdita di ghiaccio a livello globale.

Le regioni del mondo in cui sono presenti ghiacciai hanno segnalato perdite di ghiaccio. La perdita di ghiaccio ha prodotto più di 600 gigatonnellate di acqua, gran parte della quale è finita nell'oceano e in alcuni corsi d'acqua.

Nel frattempo, il 2023 è stato registrato come l'anno più caldo mai rilevato, con temperature elevate e condizioni di siccità diffuse, che hanno contribuito a siccità prolungate. Il Segretario generale dell'OMM, Celeste Saulo, descrive l'acqua come «il canarino nella miniera di carbone del cambiamento climatico».

«Riceviamo segnali di pericolo sotto forma di piogge sempre più estreme, inondazioni e siccità che hanno un impatto pesante su vite, ecosistemi ed economie - ha affermato. Le risorse di acqua dolce subiscono uno stress senza precedenti, esacerbato dal cambiamento climatico e dalla crescente domanda. Come risultato dell'aumento delle temperature, il ciclo idrologico ha accelerato. È anche diventato più irregolare e imprevedibile e stiamo affrontando crescenti problemi di troppa o troppo poca acqua".

Con l'inclusione di nuovi dati su laghi, bacini idrici, umidità del suolo e ghiacciai, questo rapporto, giunto al suo terzo anno, è il più completo sull'argomento. Mira a creare, entro il 2027, un set globale di dati di variabili idrologiche per sostenere i sistemi di allarme tempestivi per i rischi idrici. Con 3,6 miliardi di persone che attualmente affrontano carenze idriche - che si prevede supereranno i 5 miliardi entro il 2050 - il rapporto sottolinea l'urgente necessità di intervenire.

 
Traduzione di Alessandro Cocuzza

Fonte: Climate&Capitalism 14.10.2024


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