Fonte: Climate&Capitalism - 21.03.2024

La seguente dichiarazione è stata rilasciata dall'International Union of Geological Sciences il 20 marzo. La dichiarazione accetta ufficialmente il recente voto della sottocommissione contro l'aggiunta formale dell'Antropocene come nuova epoca nella Scala dei tempi geologici. L'IUGS ha respinto le accuse secondo cui il voto avrebbe violato gli statuti e le procedure dell'IUGS.

La decisione dell'IUGS non è impugnabile e pone fine alla discussione formale sull'Antropocene nell'organizzazione geologica ufficiale. Jan Zalasiewicz, che ha guidato la discussione per quasi quindici anni, si dimette da presidente della Sottocommissione sulla Stratigrafia del Quaternario. Nature ne parla dicendo che è intenzionato a lavorare attraverso altri canali per far accettare l'Antropocene,

Climate & Capitalism è fortemente in disaccordo con la decisione dello IUGS.



International Union of Geological Sciences

20 marzo 2024

The Anthropocene


Nel 2001 il chimico dell'atmosfera Paul Crutzen propose che l'attività umana stesse avendo un impatto sulle condizioni ambientali naturali tale da farci abbandonare le condizioni naturali stabili dell'Olocene per entrare in un nuovo intervallo che ha chiamato Antropocene. In risposta a questa proposta, nel 2009 è stato istituito il Gruppo di lavoro sull'Antropocene (AWG) su iniziativa di Phil Gibbard (PLG, l'allora presidente della Sottocommissione sulla Stratigrafia Quaternaria, SQS). Il compito del gruppo di lavoro era quello di esaminare le prove del cambiamento climatico indotto dall'uomo, così come si riflettono nella recente documentazione geologica, e di determinare se queste prove fossero sufficientemente convincenti per includere una nuova unità stratigrafica nella Scala dei Tempi Geologici (GTS) e, in caso affermativo, a quale livello.

Il gruppo di lavoro, inizialmente guidato da Jan Zalasiewicz (JAZ) e successivamente da Colin Waters (CW), ha discusso per quindici anni, prima di presentare finalmente un rapporto al SQS alla fine di ottobre 2023. La proposta era che l'Antropocene fosse effettivamente una nuova unità cronostratigrafica; che avesse lo status di serie/epoca; che iniziasse non a metà del XVIII secolo, ma piuttosto nel XX secolo (intorno al 1950), periodo in cui una serie di indicatori proxy[1] segnalava un aumento significativo dell'impatto umano (la “Grande Accelerazione”); e che fosse supportato da un GSSP. Un GSSP (Global Stratotype Section and Point) indica la base riconosciuta a livello internazionale di un'unità cronostratigrafica, contrassegnata da un “picco” in una successione, solitamente di rocce, e rappresenta l'inizio del tempo geologico per quell'unità.

Inizialmente l'AWG era composto da un piccolo gruppo di geoscienziati, ma è cresciuto rapidamente fino a includere molti non geoscienziati, tra cui colleghi interessati provenienti dalla geografia, dall'ecologia, dall'archeologia, dalle scienze umane e persino dalla comunità giuridica, tanto che alla fine comprendeva oltre trenta membri. La data di inizio della metà del XX secolo è stata promossa attraverso un gran numero di pubblicazioni, comunicati stampa e interviste ai media, e attraverso varie presentazioni a conferenze. Pertanto, sebbene il rapporto formale sia stato presentato solo di recente al SQS, i dettagli della proposta erano noti da tempo e sono stati ampiamente discussi nelle conferenze e nella letteratura scientifica e divulgativa. Ciò significa che la discussione della proposta è stata effettivamente condotta su un periodo di tempo molto più lungo di quello normalmente previsto per le proposte presentate all'ICS.[2]

Sebbene non vi siano dubbi sul fatto che il termine Antropocene sia ormai consolidato nel dominio pubblico e che continuerà senza dubbio a essere utilizzato nel discorso popolare e scientifico, non sono mancate le critiche.

Alcuni hanno sottolineato il fatto che gli effetti antropogenici sui sistemi ambientali e climatici della Terra precedono di molto la metà del XX secolo (ad esempio, l'inizio dell'agricoltura, la rivoluzione industriale nell’Europa occidentale, la colonizzazione delle Americhe e del Pacifico, ecc.) e quindi l'Antropocene ha radici molto più profonde nel tempo geologico.

Altri hanno espresso disagio nei confronti di una nuova unità nella GTS che tronca l'Olocene, ma con un arco di tempo inferiore a una singola vita umana, questa si colloca in modo scomodo all'interno della GTS dove le unità abbracciano migliaia o addirittura milioni di anni.

Un terzo motivo di preoccupazione è che gli effetti umani sui sistemi globali sono diacronici nel tempo e sono anche spazialmente e temporalmente variabili, cosicché la loro insorgenza non può essere adeguatamente rappresentata da un orizzonte isocrono che rifletta un singolo punto nel tempo.

È nata quindi una narrazione alternativa in cui l'Antropocene non è considerato come una serie/epoca (cioè un'unità cronostratigrafica e la corrispondente unità geocronologica), ma piuttosto come un evento, simile ai grandi eventi trasformativi della storia della Terra, come la Catastrofe dell'ossigeno (2,4-2,1 Ga), l'Esplosione Cambriana o la Grande biodiversificazione Ordoviciana.

Nessuno di questi grandi eventi di trasformazione della storia della Terra è rappresentato come unità cronostratigrafica e quindi non è stata richiesta una ratifica formale. Se così fosse, l'Antropocene potrebbe essere considerato un termine informale non stratigrafico.

Nonostante diversi anni di discussioni all'interno dell'AWG e un gran numero di pubblicazioni del gruppo, nel 2018 l'esecutivo dell'ICS era sempre più preoccupato per il fatto che non fosse stata preparata e presentata alcuna relazione al SQS, per cui sia il professor David Harper (presidente dell'ICS) che PLG (allora segretario generale dell'ICS) chiesero che il gruppo si concentrasse esclusivamente sull’elaborazione di una proposta che potesse essere sottoposta a una votazione formale da parte della sottocommissione. È stato inoltre concordato che solo i geoscienziati dell'AWG avrebbero potuto votare su di essa. La risposta della leadership dell'AWG è stata che era necessario più tempo per scegliere in modo definitivo il sito selezionato per un GSSP di riferimento, e questo è stato accettato con riluttanza dall'ICS.

Il processo è stato infine completato nell'autunno del 2023, anche se il gruppo ha dichiarato che era necessario ulteriore tempo per includere altri risultati analitici provenienti dai 15 cm di sedimenti lacustri del sito tipo selezionato del lago Crawford nell'Ontario meridionale, in Canada. Tuttavia, in una successiva discussione all'interno del SQS (vedi sotto), la reazione dei membri votanti è stata che non era necessario prendere in considerazione ulteriori campioni, poiché le prove erano già chiare dai risultati inclusi nella proposta di ottobre.

Seguendo la procedura standard dell'ICS, si prevedevano trenta giorni per la discussione della proposta dell'AWG, seguiti da trenta giorni per la votazione. A causa di un possibile conflitto di interessi, JAZ e MAH.[3] si sono ritirati dalla gestione del processo di voto (anche se entrambi hanno partecipato alla discussione), e la discussione e lo scrutinio sono stati condotti dal primo vicepresidente, il professor Liping Zhou (Università di Pechino: LPZ) e dalla professoressa Adele Bertini (Università di Firenze: AB), che hanno assicurato che il processo si attenesse rigorosamente alle regole dell'ICS.

Tuttavia, quando il periodo di discussione si è concluso e il Segretario ha chiesto di votare, sia JAZ che MAH hanno obiettato che il periodo di discussione non era stato sufficientemente lungo e che erano state escluse ulteriori informazioni sulla proposta dell'Antropocene. Questa obiezione non ha incontrato il favore di un numero consistente di membri della SQS che erano ansiosi di passare alla votazione. Per soddisfare la richiesta di più tempo, tuttavia, LPZ e AB hanno accettato di estendere il periodo di discussione, che inizialmente doveva terminare a fine dicembre, fino alla fine di gennaio. Le votazioni sono finalmente iniziate il 4 febbraio, nonostante le ulteriori obiezioni di JAZ e MAH che ritenevano che non fosse stato concesso un tempo adeguato per la discussione. Si sono concluse il 4 marzo, quando sono stati dichiarati i risultati.

L'esito è stato un deciso rifiuto della proposta sull'Antropocene: 4 voti a favore, 12 voti contrari e 3 astensioni. Tre membri non hanno votato, tra cui JAZ e MAH, che hanno iniziato una campagna di contestazione della legittimità del voto per motivi procedurali e per presunta violazione dello statuto dell'ICS. È importante sottolineare che non è stata sollevata alcuna questione di scorrettezza nei confronti di LPZ o AB, che hanno agito con assoluta integrità durante un processo difficile e che hanno svolto i loro compiti in piena conformità con i requisiti statutari dell'ICS.

Né si può mettere in dubbio l'integrità dei membri del SQS. Tutti coloro che hanno partecipato al processo sono scienziati geologi di altissimo livello, provenienti da diversi paesi e con un'ampia esperienza nella stratigrafia e nella cronologia del Quaternario. Dai commenti espressi nel corso del periodo di discussione, è chiaro che molti non erano convinti delle argomentazioni contenute nella proposta dell'AWG e le loro perplessità si riflettono chiaramente nella natura decisiva del risultato della votazione.

Il voto del SQS è stato riconosciuto valido dall'Esecutivo dell'ICS e tale riconoscimento è stato sostenuto quasi all'unanimità (15 sì, 1 astensione, 1 conflitto di interessi) dai presidenti delle diciassette sottocommissioni IUGS, che sono i membri votanti dell'ICS.

Sebbene la proposta dell'AWG sia stata decisamente respinta, l'AWG ha reso un importante servizio alla comunità scientifica raccogliendo un'ampia mole di dati sull'impatto umano sui sistemi globali, e questo database sarà una fonte di riferimento essenziale anche in futuro.

Inoltre, il concetto di Antropocene continuerà a essere ampiamente utilizzato non solo dagli scienziati della Terra e dell'ambiente, ma anche dagli scienziati sociali, dai politici e dagli economisti, nonché dal grande pubblico. In quanto tale, rimarrà un descrittore inestimabile nelle interazioni uomo-ambiente.

Tuttavia, non sarà riconosciuto come termine geologico formale, ma sarà più utilmente impiegato in modo informale nelle future discussioni sugli impatti antropici sui sistemi climatici e ambientali della Terra.


Note

[1] Le proxy sono variabili «ampiamente utilizzate in econometria, climatologia e scienze sociali». «In statistica, [la proxy] è una variabile che … sostituisce un'altra variabile non osservata o che non può essere misurata o conferma misurazioni ottenute con altre metodologie. Perché una variabile possa essere una valida proxy, deve essere strettamente correlata con la variabile che sostituisce. La correlazione non deve essere necessariamente lineare, e può essere sia positiva che negativa». (Wikipedia) (N.d.T)

[2] ICS sta per International Commission on Stratigraphy, la Commissione Internazionale di Stratigrafia. (N.d.T)

[3] L’acronimo MAH corrisponde a Martin J. Head, vice Presidente della SQS. attualmente alla Brock University, Ontario. [N.d.T.]


Traduzione di Alessandro Cocuzza

Fonte: Climate&Capitalism 21.03.2024


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