Fonte: Climate&Capitalism - 04.12.2023

Le future emissioni di CO₂ causeranno un riscaldamento maggiore del 25% rispetto alle attuali emissioni. Il raffreddamento della stratosfera causato dalla CO₂ fa sì che i successivi aumenti di CO₂ abbiano un maggiore effetto di cattura del calore.

Si potrebbe pensare che l'effetto dell'aumento della concentrazione di anidride carbonica atmosferica (CO₂) sulla temperatura media globale dell'aria in superficie sia costante, ma non è così. Uno studio pubblicato sulla rivista «Science» dimostra che l'anidride carbonica diventa un gas serra più potente man mano che viene rilasciata nell'atmosfera.

I ricercatori hanno utilizzato modelli climatici e altri strumenti per analizzare l'effetto che l'aumento di CO₂ ha su una regione dell'alta atmosfera – la stratosfera – che gli scienziati sanno da tempo che si raffredda con l'aumento delle concentrazioni di CO₂. Hanno scoperto che questo raffreddamento della stratosfera fa sì che i successivi aumenti di CO₂ abbiano un effetto di cattura del calore maggiore rispetto agli aumenti precedenti, facendo sì che l'anidride carbonica diventi più potente come gas serra.

La quantità di calore intrappolata nell'atmosfera da un aumento proporzionale di CO₂, che gli scienziati chiamano forzante radiativo, è stata a lungo considerata una costante che non cambia nel tempo. In realtà, il raddoppio della concentrazione atmosferica di CO₂ aumenta di circa il 25% l'impatto di un aumento di CO₂ .

«I futuri aumenti di CO₂ avranno un effetto riscaldante più potente sul clima rispetto a un aumento equivalente nel passato», ha dichiarato Haozhe He, l'autore principale dello studio, che ha completato il lavoro nell'ambito del suo dottorato di ricerca presso l'Università di Miami. «Questa nuova comprensione ha implicazioni significative per l'interpretazione dei cambiamenti climatici passati e futuri, perché i climi ad elevata CO₂ possono essere intrinsecamente più sensibili di quelli a bassa CO₂».

Si veda: State dependence of CO2 forcing and its implications for climate sensitivity, «Science», 30.11.2023.


Traduzione di Alessandro Cocuzza - Redazione di Antropocene.org

Fonte: Climate&Capitalism 04.12.2023