Allevamenti intensivi

  • Fonte: Science - 23.02.2024

    Maiali, bovini e altri animali con geni modificati sono ancora lontani dalla maggior parte dei piatti, ma un'azienda britannica ha fatto un grande passo avanti verso la vendita di massa, modificando diverse razze commerciali di maiali col renderli resistenti a un virus che devasta l'industria suinicola. L'azienda, Genus plc, spera che entro la fine dell'anno la Food and Drug Administration (FDA) statunitense approvi formalmente i suini per un consumo umano diffuso, una novità assoluta per un animale geneticamente modificato..

  • Fonte: Climate&Capitalism - 19.03.2019

    In che modo i futuri geologi riconosceranno l'Antropocene? Quali caratteristiche della documentazione geologica consentiranno loro di dire che un particolare strato di roccia o sedimento si è formato dopo la fine dell'Olocene?

  • Fonte: The Conversation - 11.03.2024

    Sono una biologa della conservazione che studia le malattie infettive emergenti. Quando mi chiedono quale sarà la prossima pandemia, spesso rispondo che ne stiamo già vivendo una, solo che sta colpendo molte specie più della nostra.

  • Nel 1998, in Malesia, i maiali iniziarono a tossire. Tossivano così forte che le persone riuscivano a sentirli anche a un miglio di distanza. All’inizio sembrava che a minacciare i 2,35 milioni di suini presenti nel Paese fosse un microrganismo ben noto in Asia: il flavivirus responsabile dell’encefalite giapponese.

  • Fonte: Ecornetwork - 15.06.2021

    In questa terza parte, gli autori dimostrano come gli allevamenti intensivi nelle megafattorie siano soggetti a una vasta gamma di malattie mortali e l’elevato volume di produzione predisponga a diverse patologie. Le dimensioni della popolazione di bestiame industriale può amplificare il salto di specie della malattia: maggiore è la dimensione delle aziende agricole, peggiore è il problema.

  • Fonte: Ecor.Network - 10.06.2021

    Nella prima parte, gli autori hanno descritto come l’agricoltura industriale compromette la capacità rigenerativa degli insiemi biologici da cui dipendono la maggior parte delle attività antropocentriche e la produzione alimentare. In questa, vengono esaminati gli allevamenti industriali di bestiame e pollame, dove la nascita, lo sviluppo e l'allevamento sono orientati a servire la massimizzazione della produzione e le proiezioni finanziarie.

  • Fonte: Ecor.Network - 31.05.2021

    Con questo articolo, inizia la pubblicazione, in quattro parti, di The Origins of Industrial Agricultural Pathogens,tradotte da Ecor.Network. Questa opera è frutto del lavoro multidisciplinare di un gruppo di ricerca formato dall'epidemiologo evoluzionista Rob Wallace, dall'antropogeografo Alex Liebman, dallo scienziato delle colture e del suolo David Weisberger, dall’agricoltore agroecologico Tammi Jonas, dal ricercatore di geografia economica Luke Bergmann, dal biologo della fauna selvatica Richard Kock e dall’epidemiologo Rodrick Wallace.

  • The Cow with Ear Tag #1389, di Kathryn Gillespie,  University of Chicago Press, 2018.

    Per descrivere concretamente il percorso che conduce da una mucca ad un bicchiere di latte, Kathryn Gillespie ha deciso di seguire i momenti del ciclo di vita di un singolo animale: la mucca con il marchio auricolare n. 1389. La pratica apparentemente benevola di allevare animali per la produzione di latte è solo un anello della catena che riguarda lo sfruttamento degli animali in tutto il settore agricolo. Kathryn Gillespie, attraverso questo libro, conduce i lettori nelle fattorie, nelle aste di vendita, nei macelli e negli impianti di trasformazione per mostrare come le mucche diventano cibo. Il risultato è uno sguardo empatico sulle mucche e sul nostro rapporto con loro, che rende reali sia le loro vite che le loro sofferenze.(Nota editoriale)

  • Fonte: Climate&Capitalism - 15.04.52024

    Quinta parte di un articolo sulle cause e le implicazioni dell’entrata del capitalismo globale in un'epoca in cui le malattie infettive sono sempre più diffuse. Le mie opinioni sono soggette a continui dibattiti e verifiche pratiche. Attendo vostri commenti, critiche e correzioni.

  • Fonte: Ecor.Network - 23.07.2022

    Pubblicato dalla Heinrich Böll Stiftung, su richiesta dell’associazione ambientalista Friends of the Earth (Amici della Terra), lo studio Meat Atlas: facts and figures about the animals we eat, che mette in risalto gli impatti del sistema globale di produzione intensiva di carne e di prodotti caseari.

  • Fonte: Climate&Capitalism - 28.08.2023

    Secondo una nuova ricerca pubblicata su «Environmental Research Letters», più di un miliardo di mucche in tutto il mondo soffriranno di stress da caldo entro la fine del secolo se le emissioni di carbonio saranno elevate e la protezione dell'ambiente sarà scarsa.

  • Farmageddon. Il vero prezzo della carne economica, di Philip Lymbery con Isabel Oakeshott, Nutrimenti, 2015.

    Le fattorie tradizionali sono scomparse dai nostri campi a mano a mano che la produzione di cibo è diventata un’industria globale. Non abbiamo più alcuna certezza di cosa entri nella catena alimentare: la moderna politica intensiva nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento è una minaccia per le nostre campagne e per la nostra salute in qualunque parte del mondo.

  • Dead Zone. Come gli allevamenti intensivi mettono a rischio la nostra salute e la sopravvivenza di molte specie animali, di  Philip Lymbery, Nutrimenti, 2017.

    Con Farmageddon, Philip Lymbery aveva esplorato le contraddizioni economiche e le conseguenze sull’ambiente e sulla nostra salute della produzione intensiva nell’agricoltura e nell’allevamento.

  • Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo, di Francesca Grazioli, Il Saggiatore, 2022.

    Leggere questo libro cambierà il vostro modo di pensare e mangiare la carne. Non vi convincerà a smettere di acquistarla al supermercato. Non vi spingerà a stravolgere le vostre abitudini alimentari e diventare vegetariani o vegani. Tra queste pagine non troverete un manifesto animalista, ma un viaggio nelle zone più oscure del «continente della carne».