Fonte: Giuseppe Sottile - 10.05.2021
La biomassa dei mammiferi selvatici, del bestiame (dominato dai bovini) e degli esseri umani prima della civilizzazione e oggi.
Legenda:
"BP" (Before Present) = Prima della civilizzazione
“present” indicativamente sta per il periodo che copre la civilizzazione (inizio rivoluzione agricola e domesticazione animali) sino ad oggi, con una impennata dal 1950 in poi (Great Acceleration).
Fonte: The biomass distribution on Earth, di Y. M. Bar-On, R. Phillips, R. Milo (fig. S5, p. 88) - Supplementary Information Appendix
Commento
E i non mammiferi? In quanto ai polli ...
"Nati per diventare carne, i polli [da carne] sono tenuti in vita in media da otto a dieci settimane, mentre la loro l'aspettativa di vita naturale varia da sei a 15 anni.
Oltre 60 miliardi vengono uccisi in tutto il mondo ogni anno e le loro ossa fossilizzate sono persino diventate un caratteristica distintiva della stratigrafia dell'Antropocene.”
M. Barua, «Animating Capital», Progress in Human Geography, 2019, Vol. 43 (4, pp.), p 654
"Si stima che i polli da allevamento attuali abbiano una massa cinque volte superiore a quella dei loro antenati, nonostante siano tenuti in vita dalle cinque alle nove settimane prima di essere macellati. L’aspettativa di vita di un pollo va dai cinque ai dodici anni, a seconda delle razza. Ma i metodi di allevamento, indirizzati a garantirne una crescita rapida, ne hanno modificato l’aspetto genetico: i polli da allevamento oggi mangiano insaziabilmente, e seguono una dieta – basata sui cereali e non su semi e sugli insetti – che ne ha alterato la composizione chimica delle ossa.
Vien da sé che una produzione così sostenuta si lasci dietro enormi quantità di scarti, dalle piume alle interiora agli escrementi. E comprese le ossa di pollo, che per rimanere in eredità ai geologi che studieranno la Terra tra qualche secolo dovrebbero fossilizzarsi. Più che alla fossilizzazione, però, le ossa di pollo vanno incontro – una volta finite nelle discariche – a un processo di mummificazione, cioè a una rapida perdita dei liquidi che le preserva in un modo simile, tipico delle inumazioni in mancanza di ossigeno.
Secondo Carys E. Bennett, biologa dell’Università di Leicester, le ossa di pollo mummificate sopravvivrebbero quanto prodotti umani come plastiche e lattine. E gli scienziati del futuro, studiando queste ossa, le riconoscerebbero come molto diverse da quelle dei polli allevati prima del secondo dopoguerra, per le mutazioni genetiche avvenute nel frattempo."
Fonte: il Post 16.12.2018
A cura di Giuseppe Sottile della Redazione di Antropocene.org
Aggiungi commento