Fonte: Climate&Capitalism - 12.02.2024

Il sovrasfruttamento e la perdita di habitat minacciano l'estinzione di pesci, uccelli e altre specie migratorie in tutto il mondo.

Lo rivela il primo rapporto sullo Stato delle specie migratorie nel mondo, presentato in occasione della conferenza mondiale delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla conservazione delle specie migratorie della fauna selvatica (CMS):

Mentre alcune specie migratorie elencate nella CMS stanno migliorando, quasi la metà (44%) mostra un declino della popolazione.

Più di una specie su cinque (22%) di quelle elencate nella CMS è a rischio di estinzione.

Quasi tutte (97%) le specie ittiche elencate nella CMS sono a rischio di estinzione.

Il rischio di estinzione è in aumento per le specie migratorie a livello globale, comprese quelle non elencate nella CMS.

La metà (51%) delle Aree Chiave di Biodiversità identificate come importanti per gli animali migratori elencati dalla CMS non ha uno status di protezione e il 58% dei siti monitorati riconosciuti come importanti per le specie elencate dalla CMS sta subendo livelli insostenibili di pressione antropica.

Le due maggiori minacce, sia per le specie elencate nella CMS che per tutte le specie migratorie, sono il sovrasfruttamento e la perdita di habitat a causa dell'attività umana. Tre su quattro specie elencate nella CMS subiscono l'impatto della perdita, del degrado e della frammentazione dell'habitat, e sette su dieci specie elencate nella CMS subiscono l'impatto dell'eccessivo sfruttamento (comprese le catture intenzionali e quelle accidentali).

Anche i cambiamenti climatici, l'inquinamento e le specie invasive hanno un impatto profondo sulle specie migratorie.

A livello globale, 399 specie migratorie minacciate, o quasi, di estinzione non sono attualmente elencate nella CMS.

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Finora non era stata effettuata una valutazione così completa delle specie migratorie. Il rapporto fornisce una panoramica globale dello stato di conservazione e delle tendenze demografiche degli animali migratori, insieme alle informazioni più recenti sulle principali minacce e sulle azioni di successo per salvarli.

Ogni anno miliardi di animali compiono viaggi migratori sulla terraferma, nei fiumi, negli oceani e nei cieli, attraversando i confini nazionali e i continenti, e alcuni viaggiano per migliaia di chilometri attraverso il globo per nutrirsi e riprodursi. Le specie migratorie svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento degli ecosistemi mondiali e forniscono benefici vitali, impollinando le piante, trasportando sostanze nutritive fondamentali, predando i parassiti e contribuendo a immagazzinare il carbonio.

Il rapporto si concentra principalmente sulle 1.189 specie animali che sono state riconosciute dalle Parti della CMS come bisognose di protezione internazionale e che sono elencate nell'ambito della CMS, ma presenta anche un'analisi legata a oltre 3.000 specie migratorie aggiuntive non appartenenti alla CMS. Le specie elencate dalla Convenzione sono quelle a rischio di estinzione in tutto, o in gran parte, del loro areale, o che necessitano di un'azione internazionale coordinata per migliorare il loro stato di conservazione.

L'aspetto più preoccupante è che quasi tutte le specie ittiche elencate nella CMS – tra cui squali, razze e storioni migratori – sono ad alto rischio di estinzione, con un calo delle popolazioni del 90% dagli anni ‘70.

Analizzando le minacce alle specie, il rapporto mostra l'enorme misura in cui il declino delle specie migratorie è causato dalle attività umane.

Le due maggiori minacce, sia per le specie elencate nella CMS che per tutte le specie migratorie, sono state confermate: il sovrasfruttamento – che comprende la caccia non sostenibile, la pesca eccessiva e la cattura di animali non bersaglio, come nel caso della pesca – e la perdita, il degrado e la frammentazione dell'habitat – dovuti ad attività come l'agricoltura e l'espansione delle infrastrutture di trasporto ed energetiche.

Il rapporto sullo stato delle specie migratorie nel mondo fornirà basi scientifiche e raccomandazioni politiche per definire il contesto e fornire informazioni preziose a sostegno delle deliberazioni della Conferenza delle Nazioni Unite sulla conservazione della fauna selvatica (CMS COP14) che si è svolta dal 12 al 17 febbraio a Samarcanda, in Uzbekistan.


Traduzione di Alessandro Cocuzza

Fonte: Climate&Capitalism 12.02.2024


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