Nel settembre 2021 il clima in Italia è stato segnato da temperature eccezionalmente elevate, che piazzano il mese tra i più caldi mai registrati nel Belpaese con un’anomalia di 1,6 gradi in più rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Sul podio, lo precedono i mesi di settembre del 2011 e del 1987.
Clima Italia, a settembre aria subtropicale e temperature pienamente estive
Questo risultato è dovuto agli afflussi di aria calda subtropicale che per più di un terzo del mese hanno interessato la nostra area, in gran parte associati alla presenza del promontorio anticiclonico nord-africano. Notevole l’impennata delle temperature durante la parte centrale del mese, specialmente poco dopo la metà quando per alcuni giorni i termometri sono andati oltre i 35 gradi fra Calabria e Sicilia: il giorno 16 è stato mediamente il più caldo del mese con una media giornaliera degna del mese di agosto; tuttavia, le temperature più elevate sono state osservate nei giorni successivi, in particolare il valore massimo del mese, fra le località più importanti, è stato registrato a Catania con 37.9°C il giorno 19.
Fra le varie zone dell’Italia spiccano il Nord-Ovest e la Sardegna che si sono distinte per le anomalie più elevate, rispettivamente di +2°C e +2.2°C. Seguono le regioni centrali e la Sicilia con +1.6°C e infine il Sud e il Nord-Est con +1.3°C e +1.2°C rispettivamente.
Il notevole scarto mensile ha contribuito a incrementare ulteriormente l’anomalia calcolata da inizio anno e attualmente pari a +0.8°C che mantiene il 2021 nella top ten degli anni più caldi.
A settembre è mancato all’appello quasi il 40 per cento della pioggia tipica del mese
Il deficit pluviometrico mensile, che si attesta a poco più di un terzo di precipitazioni in meno rispetto alla media (-37%) nell’insieme del territorio, non rappresenta in effetti un valore eccezionale dato che, nell’ambito della serie storica che comincia dalla fine degli anni ’50, figurano 12 mesi di settembre più siccitosi.
Tuttavia, limitando l’analisi alle regioni centrali, ne scaturisce un dato decisamente più rilevante (-63%) che, invece, rappresenta il 3° valore più basso degli ultimi 62 anni, dopo il 1985 e il 1980.
In un contesto di generale carenza di pioggia, occorre, però, segnalare alcune aree dove invece le precipitazioni sono andate oltre la media, come ad esempio in alcuni settori dell’Emilia Romagna e della Sardegna, localmente lungo la fascia prealpina con le vicine pianure e sull’Appennino settentrionale; l’esubero di pioggia in queste zone è stato causato essenzialmente da fenomeni brevi e abbondanti come il nubifragio verificatosi a Malpensa in corrispondenza del transito di una intensa perturbazione il giorno 16, quando nell’arco di un’ora si sono accumulati 87 mm con conseguenti danni e disagi, oppure i numerosi temporali, alcuni molto intensi e anche di natura supercellulare, avvenuti il giorno 19 al Nord e nelle aree vicine del Centro con ben 7 avvistamenti di tornado fra Lombardia ed Emilia. Un’altra perturbazione molto intensa ha interessato ancora una volta il Nord e le vicine regioni del Centro il giorno 26 dando origine a temporali e locali nubifragi che hanno causato allagamenti e frane, talvolta accompagnati da grandine e forti raffiche di vento: le regioni più colpite in questo caso sono state la Liguria, la Toscana, la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Settembre 2021 è stato tra i più caldi in tutto il mondo
Dal punto di vista globale la NOAA ha calcolato uno scarto di +0.90°C sopra la media del XX secolo che inquadra questo settembre al 5° posto fra i più caldi dopo quelli del 2015, 2016, 2019 e 2020.
Da segnalare il notevole dato dell’emisfero meridionale che ha fatto registrare il suo più caldo settembre della serie secolare grazie, soprattutto, al contributo delle terre emerse. Fra le varie aree del globo spiccano l’Africa e il Sud America, che hanno avuto il più caldo settembre delle rispettive serie storiche. Altri record di temperatura massima sono stati osservati nell’Europa occidentale, in particolare nelle Isole Britanniche e in Francia, nell’Asia meridionale e in alcuni settori di entrambi gli oceani Atlantico e Pacifico. Per il continente europeo, a fronte di valori ben al di sopra della media nei Paesi centro-occidentali, il mese di settembre si è distinto per essere stato il più freddo dal 2013, a causa delle anomalie negative che hanno contraddistinto i Paesi dell’est, quelli nord-orientali e la Russia.
I ghiacci artici, con avviene ogni settembre, hanno raggiunto la loro minima estensione annuale. Quest’anno è stata di 5.6 milioni di chilometri quadrati, l’8% più bassa rispetto alla media del trentennio 1991-2020. Tale valore, posizionandosi al 12° posto fra i più contenuti, non spicca particolarmente nell’ambito della serie storica. Tuttavia, analizzando alcune aree dell’Artico emergono alcune notevoli particolarità: ad esempio il settore vicino alla Groenlandia ha sperimentato il record di carenza di ghiacci, mentre sul lato opposto, nel Mare di Beaufort-Chukchi, l’estensione dei ghiacci, oltre ad essere sopra la media, è stata anche la più elevata degli ultimi 15 anni.
Simone Abelli - metereologo
Fonte: Icona Clima - 10.10.2021
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