La transizione metabolica dal regime agrario a quello industriale (capitalistico) è contrassegnata da un crescente consumo delle voci indicate e parallelamente, aggiungiamo, ad un crescente inquinamento e distruzione degli ecosistemi.



Fonte: «The global metabolic transition: Regional patterns and trends of global material flows, 1950–2010», Global Environmental Change, n°26, 2014 (fig. 1)

Il grafico mostra un aspetto della transizione metabolica da un regime agrario ad uno industriale (capitalistico) segnato da un crescente consumo delle voci indicate, parallelamente, aggiungiamo, ai crescenti inquinamento e distruzione degli ecosistemi. Abbiamo dunque un quadro della crescita dei flussi fisici dietro quelli monetari calcolati dal PIL. È visibile un rallentamento nel DE al 2010, un effetto della crisi economica allora in corso. Se nel capitalismo, da un incremento di DE consegue un parallelo incremento di inquinamento e distruzione degli ecosistemi e se la crisi economica (versante monetario) porta ad un decremento dei primo, allora si può considerare probabile un rallentamento del secondo. Se si dovesse assistere ad un rallentamento di quest’ultimo, come si assiste, allora la crisi economica mostra come il primo non possa non causare il secondo. Restando sul versante dei soli flussi fisici, il decremento del secondo non può non comportare un decremento del primo.


Legenda


Paesi Industrializzati Occidentali: Nord America, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Europa occidentale.
DE (estrazione per l’aera considerata) indica la quantità annuale di materie prime (escluse aria ed acqua) estratte dall’ambiente naturale.
DMC, definito anche “tasso metabolico”, indica il consumo annuale di materie prime per l’area considerata.

Le scale di misurazione variano a seconda degli assi.

IL tasso metabolico più alto delle rispettive colonne indica una bilancia commerciale fisica (PBT: import meno export di materiali) a favore dei paesi occidentali, ossia questi ne importano per i loro uso più di quanta ne esportino. Un indice del saccheggio del pianeta a loro opera.


Un commento

Nel considerare il metabolismo sociale (Fischer-Kowalski, Haberl) o la misura del “Peso delle nazioni” (Matthews, Hutter), la scienza della sostenibilità ha messo un importante contrappunto all’ossessione del prodotto interno lordo, o alla “Ricchezza delle nazioni” (A. Smith) come una misura di tutte le cose. Il fatto che ora numerose economie rendano conto non solo della loro ricchezza monetaria ma anche del loro utilizzo delle risorse fisiche, può essere considerato uno dei frutti del lavoro di chi per primo ha criticato il paradigma dominante della crescita economica illimitata (Ayres, Kneese, 1969; Daly, 1973; Meadows et al., 1972), «The global metabolic transition: Regional patterns and trends of global material flows, 1950–2010», Global Environmental Change, n°26, 2014, p. 88.



> Vedi anche: "Contabilità del flusso di materiale"  https://en.wikipedia.org/wiki/Material_flow_accounting


A cura di Giuseppe Sottile della Redazione di Antropocene.org