TEMI

Alimentazione

  • Fonte: Monthly Review - 01.02.2024

    C'è un paradosso al centro del corporate veganism [veganesimo imprenditoriale] nel Nord globale. Mentre i prodotti vegani vengono venduti ai consumatori, ecologicamente consapevoli, come alternative alla carne e ai latticini, i maggiori produttori mondiali di tali prodotti sono rapaci, ecologicamente distruttivi e sfruttano le popolazioni del Sud globale. Gli autori dell'articolo sostengono che una svolta verso il veganesimo socialista può far progredire gli obiettivi di demercificazione e democratizzazione del nostro sistema alimentare.

  • Fonte: The Socialist Standard - febbraio 2023

    L'esistenza stessa della fame e, ancor più, di sacche di fame vera e propria, ha talvolta incoraggiato l'idea che stiamo assistendo al dispiegarsi di una vasta tragedia malthusiana. Inesorabilmente, si suggerisce, questa arriverà a inghiottire una fetta consistente dell'umanità. Le tensioni inconciliabili tra chi ha e chi non ha faranno sprofondare la società in uno stato di barbarie senza fine.

  • Pesticide nation. Guida di soppravivenza alimentare, di Manlio Masucci, Terra Nuova, 2022.

    Attraverso una serie di inchieste giornalistiche e interviste, Manlio Masucci indaga il sistema della grande produzione e distribuzione industriale agroalimentare, denunciando le ingerenze sulle politiche pubbliche, gli impatti sul nostro vivere quotidiano e sul pianeta.

  • La merce che ci mangia. Il cibo, il capitalismo e la doppia natura delle cose, di Wolf Bukowski, Einaudi, 2023.

    In tempi in cui tutto, ma proprio tutto, è merce, non è difficile immaginare che anche il cibo lo sia. Basta pensare alle navi cariche di cereali che attraversano gli oceani, alle fabbriche di conserva che divorano pomodori o alle scintillanti corsie dei supermercati. Basta pensare al fatto che in una parte del mondo il cibo si spreca mentre in altre esplodono le carestie.

  • Cibi ultraprocessati. Come riconoscere ed evitare gli insospettabili nemici della nostra salute, di Chris van Tulleken, Vallardi, 2024. Perché mangiamo roba che non è cibo... E non riusciamo a smettere? Le ricerche più all'avanguardia nel campo dell'alimentazione hanno dimostrato che il nemico della salute non è la composizione dei cibi – quante proteine, grassi, zuccheri contengono – ma soprattutto il loro grado di manipolazione.

  • Il Forum delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari (Unfss) non offre il cambiamento di paradigma che sarebbe così urgentemente necessario per raggiungere la sovranità alimentare, la resilienza climatica e un sistema alimentare più equo. Al contrario, mantiene la stessa struttura di potere e comporta un’ulteriore colonizzazione dei cibi e delle diete locali. Il vertice si sta rivelando come l’ennesimo strumento per rafforzare il controllo su cibo e agricoltura da parte delle multinazionali e dei grandi gruppi finanziari, mentre il ruolo della società civile nella governance alimentare globale risulta estremamente limitato.

  • Ogni tentativo di distruggere le imposizioni della natura distruggendo la natura dà come risultato una sottomissione ancora più profonda alle imposizioni della natura.
    Max Horkheimer e Theodor Adorno - Dialettica dell’illuminismo -

  • Fonte: Il Bo Live UniPD - 24.05.2021

    Quando, circa 10.000 anni fa, la progressiva domesticazione di alcune specie vegetali portò alla nascita dell’agricoltura i nostri antenati, non solo i sapiens ma addirittura i Neanderthal (scomparsi diversi millenni prima), avevano già da tempo sviluppato la capacità di digerire cibi ricchi di amido.

  • Fonte: Ecor.Network - 23.07.2022

    Pubblicato dalla Heinrich Böll Stiftung, su richiesta dell’associazione ambientalista Friends of the Earth (Amici della Terra), lo studio Meat Atlas: facts and figures about the animals we eat, che mette in risalto gli impatti del sistema globale di produzione intensiva di carne e di prodotti caseari.

  • Il profitto e la cura. La sostenibilità e le voci che non abbiamo ascoltato, di Cinzia Scaffidi, Slow Food, 2021.

    Nel corso dei secoli il mondo della produzione alimentare ha fatto di tutto per adeguarsi ai modelli industriali, cercando di soddisfare le esigenze del mercato e trascurando quella della natura. Nella scelta tra profitto e sostenibilità ha sempre vinto il profitto.

  • Fonte:Nature -  22.06.2021

    Molto prima che gli uomini inventassero l’agricoltura, macinavano i cereali per stufati sostanziosi e altri piatti ricchi di amido.

  • Food, Health and Capitalism. Covid-19 and Beyond, di Anarchist Communist Group, 2020.

    Questo opuscolo va alla radice della pandemia in corso, indicando la causa nel capitalismo, includendo il modo in cui viene sfruttato il suolo, in cui viene prodotto il cibo e ciò di cui ci nutriamo.

  • Farmageddon. Il vero prezzo della carne economica, di Philip Lymbery con Isabel Oakeshott, Nutrimenti, 2015.

    Le fattorie tradizionali sono scomparse dai nostri campi a mano a mano che la produzione di cibo è diventata un’industria globale. Non abbiamo più alcuna certezza di cosa entri nella catena alimentare: la moderna politica intensiva nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento è una minaccia per le nostre campagne e per la nostra salute in qualunque parte del mondo.

  • Quando scienza e ideologia si scontrano, è noto che non c'è spazio per la seconda.

  • Chi possiede i frutti della terra, di Fabio Ciconte, Laterza, 2022.

    Una mela qualsiasi non è mai una mela qualsiasi. È il risultato di una selezione genetica che l’ha resa perfetta e di proprietà esclusiva di industrie genetiche che controllano l’intera filiera.

  • Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo, di Francesca Grazioli, Il Saggiatore, 2022.

    Leggere questo libro cambierà il vostro modo di pensare e mangiare la carne. Non vi convincerà a smettere di acquistarla al supermercato. Non vi spingerà a stravolgere le vostre abitudini alimentari e diventare vegetariani o vegani. Tra queste pagine non troverete un manifesto animalista, ma un viaggio nelle zone più oscure del «continente della carne».