
A partire dal 21 maggio 2019 e con atto formale del 31 ottobre 2023, l'Anthropocene Working Group (AWG) della Sottocommissione sulla Stratigrafia Quaternaria (SQS), a sua volta parte della Commissione Internazionale sulla Stratigrafia (ICS), responsabile della definizione delle unità del tempo geologico, ha proposto di formalizzare l’epoca Antropocene come successiva all’Olocene, con inizio a partire dalla metà del secolo scorso con quella che, considerando la tendenza di una serie di indici economici e ambientali, è stata definita la «Grande Accelerazione». Da questa si può evincere come tutto ciò che "fa bene" all'economia (capitalistica) è un crimine per la vita su questo pianeta, e dove si può parimenti vedere il ruolo giocato in tal senso dai Paesi più industrializzati.
Tra l’1 ed il 4 febbraio 2024, all’interno dell’ICSè stato messo in votazione e bocciatoil documento prodotto dall’AWG. La votazione è stata contestata da Jan Zalasiewicz e Martin Head, rispettivamente presidente e vicepresidente della SQS. Questi hanno dichiarato che “la presunta votazione è stata effettuata in violazione dello Statuto”.
Secondo i critici della formalizzazione dell’Antropocene, questo non dovrebbe essere considerato come una serie/epoca (cioè un’unità cronostratigrafica con la corrispondente unità geocronologica), ma piuttosto come un evento, simile ai grandi eventi trasformativi della storia della Terra, come la Catastrofe dell’ossigeno (2,4-2,1 miliardi di anni), l’Esplosione Cambriana o la Grande biodiversificazione Ordoviciana.
Tuttavia, anche senza una formale definizione geologica nella scala del tempo geologico, l’idea di una transizione globale del sistema Terra prodotta dall’uomo (occidentale) viene sostenuta da tutti gli studiosi, che la ritengono inoltre un utile strumento per riunire le discipline scientifiche e quelle umanistiche. In sostanza, l’Antropocene è più di una questione geologica.
Capitalismo fossile e crisi del sistema Terra

Nel corso degli ultimi venti anni, la scienza della Terra ha compiuto un enorme balzo in avanti, combinando nuove ricerche condotte in diverse discipline per ampliare la nostra comprensione del sistema terrestre nel suo complesso. Questi lavori hanno chiaramente permesso di constatare che il pianeta è entrato in una fase nuova e poco rassicurante della sua evoluzione: l’Antropocene.
Nello stesso periodo, anche gli stessi ecosocialisti hanno fatto passi da gigante riscoprendo e sviluppando un’idea di Marx secondo la quale il capitalismo provoca «una frattura irrimediabile nel metabolismo sociale», che porta inevitabilmente a crisi ecologiche. Essenzialmente, questi due percorsi si sono sviluppati in parallelo e, nonostante la loro reciproca rilevanza, hanno dato luogo solo a rarissimi scambi.
La crisi ambientale globale è la sfida più importante del nostro tempo. Combattendo oggi per limitare i danni causati dal capitalismo, aiutiamo a gettare le basi del socialismo di domani; costruire il socialismo nelle condizioni dell’Antropocene pone sfide che nessun attivista del XX secolo avrebbe potuto immaginare. Il movimento socialista deve dare ora la massima priorità alla comprensione di queste sfide e alla preparazione che esse implicano.
Ian Angus
Per un Socialismo ecologico
La chiave del Socialismo, per Marx e Engels, era la regolazione razionale del rapporto metabolico uomo-natura in modo tale da promuovere il massimo potenziale umano possibile, salvaguardando i bisogni delle generazioni future. Noi pensiamo che questo valga ancora, oggi più che mai.
Utilizzando l'analisi di Marx circa la "frattura metabolica" indotta dal capitalismo nei processi e cicli naturali, la più recente letteratura ecosocialista coniuga l'analisi scientifica dei radicali cambiamenti climatici ed ambientali in corso all'analisi delle dinamiche di funzionamento ecocide del capitalismo, e indica in una civiltà eco-socialista una via di uscita per mitigare gli effetti devastanti del capitalismo sul pianeta, nel totale rifiuto dei recenti approcci apologetici dell'esistente ( green economy, monetizzazione dei "servizi ecosistemici", geoingegneria etc.)
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