Inizia con Botanica di Stefano Mancuso, la pubblicazione in 12 volumi della collana Terra di Domani, in edicola con Repubblica, che il direttore del Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale di Firenze, botanico e saggista di lungo corso ha curato personalmente.

Una biblioteca minima per scoprire la meravigliosa ricchezza della Natura e prendere coscienza che animali, piante e esseri umani sono specie interconnesse. Scienziati, etologi, naturalisti, biologi di fama internazionale come Edward O. Wilson, Jane Goodall, Rachel Carson, Konrad Lorenz, ohn Muir – tra gli altri – ci spiegano la forza e la bellezza, ma anche la fragilità e la resilienza dell’ambiente in cui viviamo. Perché solo attraverso questa consapevolezza possiamo preparare il nostro futuro. 





Botanica
è un viaggio nell’universo vegetale, come recita il sottotitolo, in cui l’autore prende le mosse da un assunto «sconfortante» a cui vuole porre subito rimedio. L’ignoranza su cosa siano le piante è purtroppo diffusa e «accomuna il dotto e l’incolto» in una visione che le vede come «esseri passivi, senza alcuna possibilità di interazione con l’ambiente, senza sensibilità, prive di movimento». Non solo. Oggi ci sono plant scientists, biologi vegetali, biologi molecolari, ma praticamente più nessun botanico, tanto è considerato obsoleto, scrive con rammarico Mancuso, il mondo di questa scienza invece meravigliosa che studia le forme di vita vegetale. 

Ma non tutto è perduto. Le piante sono un mondo pieno di storie interessanti e con questo «libretto» lui ce le vuole far conoscere. Perché c’è tanta confusione al riguardo, «provate a chiedere in giro, sono in molti a non ritenere le piante esseri viventi. Eppure, che siano vive lo si apprende (o lo si dovrebbe) nella più tenera infanzia». Rappresentano la maggior parte di tutto ciò che è vivo sulla Terra, Mancuso non si stanca mai di ripeterlo, perché «gli animali sono una minoranza risicata» e gli uomini addirittura «delle tracce irrilevanti». Ma le piante sono anche una miniera inesplorata di possibilità per l’uomo, modello virtuoso da cui possiamo — e dobbiamo — attingere per prendere ispirazione. Prima di tutto in campo farmaceutico, dove il loro aiuto è evidente: più del 90% dei principi medicinali utilizzati dall’uomo derivano infatti, direttamente o indirettamente, da molecole prodotte dalle piante.

E questo, ci fa notare Mancuso, è cosa nota. In altri campi, invece, come quello tecnologico, ci sono possibilità enormi di “ispirazione” dal mondo vegetale. Che aspettiamo allora? «Se questo testo avrà fatto in modo che qualcuno, leggendolo, si converta allo studio delle piante, o anche soltanto le guardi con occhi diversi, allora ne sarà valsa la pena», si augura ancora Mancuso che nella sua carriera di saggista ci ha regalato pietre miliari come Uomini che amano le piante (2014), Plant Revolution (2017), La nazione delle piante (2019) e Fitopolis, la città vivente (2023).


Ilaria Zaffino - la Repubblica 04.06.2024



Questi i 12 volumi della collana "Terra di Domani"

Stefano Mancuso: Botanica. Viaggio nell'universo vegetale

Edward. O. Wilson: Biofilia

Rachel Carson: Il mare intorno a noi

Jane Goodall e Douglas Abrams: Il libro della speranza. Manuale di sopravvivenza per un pianeta in pericolo

George Monbiot: Il futuro è sottoterra

Francesca Buoninconti: Senti chi parla

James Lavelock: Gaia. Nuove idee sull'ecologia

John Muir: Le montagne mi chiamano. Meditazioni sulla natura selvaggia

Konrad Lorenz: Gli otto peccati capitali della nostra civiltà

John Reid e Thomas Lovejoy: Sempre verdi. Salvare le grandi foreste per salvare il pianeta

John Burroughs: L'arte di vedere le cose. Leggere il libro della natura

Anne Sverdrup-Thygeson: Nelle mani della natura