Fonte: Canadian Woman Studies - 2016-2017

Questo è l'ultimo articolo che Rosalie Bertell ha scritto nel 2011 prima di lasciarci, nel 2012. In esso l’autrice ha inteso raccogliere i risultati più importanti delle sue ricerche sullo sviluppo di una “geo-guerra” segreta che sta minacciando, e ha già in parte distrutto, sistemi vitali del nostro pianeta.

L'aumento di condizioni meteorologiche anomale, i cambiamenti climatici e le catastrofi apparentemente “naturali” in tutto il mondo sono il possibile risultato di queste imprese da parte dei militari di tutto il mondo. Inoltre, una scienza civile comparsa recentemente, la "geoingegneria", si presenta oggi come “salvatrice” di un pianeta sotto stress, propagandando paradossalmente le stesse misure che potrebbero essere all’origine dell’attuale crisi climatica. Un dibattito pubblico sui retroscena e sullo sviluppo di queste sviluppo di queste nuove tecnologie non ha ancora avuto luogo.

L’analisi pionieristica proposta dalla Bertell a nostro avviso integra un aspetto normalmente trascurato dagli studi sul cambiamento climatico. L’unica traduzione italiana degli scritti della Bertell è Pianeta Terra, L’ultima arma di guerra, Asterios, Trieste,2018.



S
iamo tutti figli dell'universo. Miliardi di anni prima che noi nascessimo, la fornace delle stelle ha prodotto, in prolifica abbondanza, le sostanze chimiche di base che sono necessarie per tutta la vita, e le supernove hanno rinunciato alla loro vita per produrre tutte le sostanze chimiche più pesanti e gli oligoelementi di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare correttamente. Più di quattro miliardi di anni fa si è formato il nostro pianeta. Non troppo vicino né troppo lontano dal Sole, in modo che la nostra temperatura fosse giusta abbastanza da permettere la vita. Il nostro pianeta formò una Luna, per governare la notte, le onde e i cicli vitali. L'acqua ha ricoperto il nostro pianeta primordiale, formando un brodo chimico in cui lunghe molecole, fra cui le proteine della vita, si sono formate dagli elementi prodotti nelle stelle. Poi le acque si sono ritirate nei luoghi degli oceani e la terraferma è fiorita di erbe, alberi, fiori, insetti, farfalle, uccelli, anfibi e animali di ogni tipo e l'uomo. Quanto grati per questo magnifico dono della vita e per tutto ciò che ci è servito per sostenerla nelle ultime centinaia di migliaia di anni! Eppure, essa è oggi sottoposta a minacce mai sentite prima d'ora in tutto la sua storia.

Mentre la comunità umana negli ultimi sessantacinque anni ha cercato di sbarazzarsi delle armi nucleari, alcune nazioni economicamente sviluppate sono tranquillamente approdate nel regno della geo-guerra. Le geo-armi sono state recentemente presentate al pubblico come un "nuovo" modo high-tech per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e vengono chiamate “geoingegneria”. La geoingegneria è definita come ingegneria ambientale su scala planetaria dell'atmosfera, cioè la manipolazione del clima, degli oceani e del nostro stesso pianeta. I metodi che vengono proposti dalla geoingegneria sono già realtà senza che ci sia stata partecipazione del pubblico al dibattito, comunicazione pubblica o controllo democratico. Essi si basano su una profonda comprensione del sistema Terra, appresa attraverso l'esplorazione dello spazio, e sono di una portata e di un numero impressionanti.

Perché questi piani non sono stati annunciati al pubblico e discussi apertamente, anche nelle cosiddette democrazie, nonostante i geo-esperimenti siano in corso dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale? A questa domanda ha risposto un geoingegnere alla riunione del febbraio 2010 dell'American Association for the Advancement of Science (AAAS):

«...Gli studi mostrano, tuttavia, che le persone formulano giudizi basati principalmente sui loro valori, su sistemi di credenze, visioni del mondo ed emozioni. I fatti giocano un ruolo molto più secondario. Questo divario non può essere colmato caricando il pubblico di fatti, o cercando di renderlo più alfabetizzato riguardo alla scienza...» [corsivo mio].

 Probabilmente le ragioni legali hanno a che fare con il fatto che nessuno possiede l'atmosfera sopra la Terra e gli studi di impatto ambientale per la manipolazione atmosferica non sono richiesti dalla legge. Si potrebbe aggiungere che la segretezza militare è anche una parte essenziale della cultura militare. Le implicazioni di questi esperimenti globali comportano profondi impatti sulla vita stessa. È chiaro che il pubblico e il suo sistema di supporto alla vita sono sotto attacco e nessuno ha chiaramente considerato, esposto e ammesso le potenziali conseguenze, né ha chiesto un permesso formale a quanti sono esposti al rischio.

Il contesto

Fin dai processi di Norimberga, dopo la Seconda Guerra Mondiale, i principi legali che guidano la sperimentazione sugli esseri umani sono stati chiaramente enunciati. Il primo principio è:

Le persone coinvolte devono avere la capacità legale di dare il proprio consenso e devono essere in grado di esercitare un libero potere di scelta, senza l'intervento di alcun elemento di forza, frode, inganno, costrizione, prevaricazione o altra forma ulteriore di costrizione o coercizione; inoltre devono avere una conoscenza e una comprensione sufficiente degli elementi dell’argomento in questione, tali da consentir loro di prendere una decisione consapevole e illuminata. Quest'ultimo elemento richiede che, prima dell'accettazione di una decisione affermativa da parte del soggetto sperimentale, gli vengano resi noti la natura, la durata e lo scopo dell'esperimento; il metodo e i mezzi con cui verrà condotto; tutti gli inconvenienti e i rischi ragionevolmente prevedibili; gli effetti sulla sua salute o sulla sua persona che potrebbero derivare dalla sua partecipazione all'esperimento. (Trials of War Criminals)


Mi sembra abbastanza chiaro (anche se non conosco l'opinione legale) che la sperimentazione sul proprio sistema di supporto vitale, la Terra stessa, è un esperimento che rientra in questa definizione e richiede il consenso informato.


Già nel 1946, la General Electric Company aveva scoperto che lasciando cadere del ghiaccio secco in una stanza fredda si potevano “creare” cristalli di ghiaccio simili a quelli delle nuvole. Nel giro di pochi mesi da questa scoperta, si iniziò a far cadere ghiaccio secco dagli aerei in nubi cumuliformi, convertendo le gocce d'acqua in cristalli di ghiaccio, per poi vederle cadere sulla terra come neve. Nel 1950 ricercatori dell'industria avevano scoperto che lo ioduro d'argento aveva lo stesso effetto. L'era della modificazione meteorologica era iniziata e nessuno considerava il diritto della popolazione di conoscere e accettare questa sperimentazione. Naturalmente, la pioggia era naturale, quindi non c'era motivo di preoccuparsi di ottenere il permesso. Lo scopo originario della creazione di pioggia era quello di rendere le zone aride degli Stati di pianura più fruttuose. Si dice che la Russia abbia usato la pluviometria per far sì che il fall-out di Chernobyl cadesse prima di raggiungere Mosca.

 

L'escalation

Nella corsa alla Luna, all'inizio del 1958, sia gli Stati Uniti che gli astronauti dell'URSS scoprirono le fasce di Van Allen, cinture magnetiche che proteggono la Terra dalle particelle cariche distruttive del vento solare. Tra agosto e settembre 1958, nell'ambito del Progetto Argus, la Marina statunitense fece esplodere tre bombe nucleari del tipo a fissione a 480 km (300 miglia) sopra l'Oceano Atlantico meridionale nella fascia inferiore di Van Allen. L'Agenzia statunitense per l'energia atomica lo ha definito «il più grande esperimento scientifico mai intrapreso» (Baldwin). L'«esperimento» provocò effetti a livello mondiale, creando nuove aurore boreali. Gli effetti a lungo termine di questa incredibile distruzione, che si verificò prima che fosse compresa la funzione protettiva delle fasce di Van Allen, non sono mai stati resi noti.

 

Questo «grande» esperimento fu ripetuto una seconda volta sull'Oceano Pacifico, il 9 luglio 1962, col Progetto Starfish. Tre “congegni” nucleari, di un chilotone, un megatone e un multi-megatone, vennero fatti esplodere, disturbando gravemente la fascia inferiore di Van Allen e alterandone la forma e l'intensità. Gli scienziati avevano previsto che le fasce non sarebbero tornate alla loro formazione originale prima di un centinaio di anni (il che potrebbe essere un pio desiderio) (Comptons 1996, 1998; Microsoft Encarta, 1999). Questo fatto turbò a tal punto l'astronomo della Regina del Regno Unito, Sir Martin Ryle, che divenne un convinto critico antinucleare.

 

Nel 1962, le forze armate statunitensi utilizzavano fasci elettronici per ionizzare e de-ionizzare aree dell'atmosfera, imitando i fulmini. Nello stesso anno il Canada iniziò a lanciare satelliti nella ionosfera terrestre e a simulare chimicamente il plasma.[1]

 

Più tardi, nel 1962, l'U.R.S.S. intraprese simili “esperimenti” planetari, creando tre nuove fasce di radiazioni tra i 7000 e i 13.000 km (tra 4300 e 8100 miglia) sopra la Terra. I flussi di elettroni nelle fasce di Van Allen sono cambiati notevolmente dopo questo evento e non sono mai più tornati allo stato precedente (Harle, Keesings Historisch Archief; Harle).

 

Zhigniew Brazinski, consigliere per gli affari esteri dei presidenti John F. Kennedy e Lyndon Johnson durante la guerra del Vietnam, ha discusso di come utilizzare i fulmini artificiali come arma nel Progetto Skyfire e gli uragani nel Progetto Stormfury. Secondo Lowell Ponte, autore di The Cooling, i militari hanno anche studiato la possibilità di distruggere lo strato di ozono sopra il Vietnam del Nord con laser o sostanze chimiche, causando danni alle colture e agli esseri umani.


Gli effetti

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite fu talmente allarmata da queste attività che il 10 dicembre 1976 approvò una Convenzione sulla proibizione dell'uso militare o di qualsiasi altro uso ostile delle tecniche di modificazione ambientale. Tuttavia, non ha escluso «progetti pacifici» come la «ricerca pura», i progetti di energia solare o lo sviluppo di risorse industriali. Non si è pensato al consenso informato del pubblico. I governi si sono limitati a cambiare la loro posizione nelle relazioni pubbliche. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno avviato ricerche meteorologiche per aumentare la produzione di cibo nelle pianure del Nord America. La Russia stava conducendo ricerche analoghe per aumentare la produzione alimentare.

 

Per oltre cinquant’anni sono stati intrapresi esperimenti di modificazione dell'atmosfera, sia aggiungendo sostanze chimiche all'atmosfera che provocano reazioni che possono o meno essere viste dalla Terra, come le aurore boreali artificiali ("Northern Lights Thrill"), sia esperimenti di onde che utilizzano il calore o la forza elettromagnetica,[2] o persino esplosioni atmosferiche nucleari. Queste ultime interrompono o distorcono il normale moto ondoso dell'atmosfera superiore, spesso provocando cambiamenti meteorologici nella troposfera.

 

Tra le sostanze chimiche scaricate nell'atmosfera terrestre vi sono l'azoturo di bario, il clorato di bario, il nitrato di bario, il perclorato di bario e il perossido di bario. Sono tutti combustibili e distruggono lo strato di ozono. Solo nel 1980 sono stati scaricati nell'atmosfera circa 2000 kg di sostanze chimiche, tra cui 1000 kg di bario e 100 kg di litio. Il litio è una sostanza chimica tossica altamente reattiva che viene facilmente ionizzata dal Sole. Questo aumenta la densità della bassa ionosfera e crea radicali liberi in grado di causare ulteriori cambiamenti chimici (Begich e Manning). Sebbene questi esperimenti rientrino nel desiderio da parte dei militari di controllare il tempo atmosferico come arma, i rapporti sul loro impatto ambientale sono inesistenti nel settore pubblico. La riduzione dell'ozono è stata invece attribuita ai deodoranti e alle acque di colonia, agli atomizzatori e ai prodotti farmaceutici per l'asma.

 

In realtà, all'inizio degli anni '70 è diventato evidente che i trecento megatoni di bombe nucleari sperimentate nell’atmosfera da Stati Uniti, Regno Unito e URSS tra il 1945 e il 1963 avevano impoverito lo strato di ozono del 4% e danneggiato gravemente embrioni umani, feti, bambini, adulti e l'intero ambiente di vita (con effetti a lungo termine).

 

Gli aerei e i razzi militari supersonici danneggiano anche lo strato di ozono e causano cambiamenti atmosferici. Questo fatto è stato reso pubblico nei notiziari serali degli anni '70 e probabilmente ha influenzato la decisione delle compagnie aeree commerciali di rifiutare i voli supersonici, con l'eccezione del Concord. Tuttavia, l'opinione pubblica ha fatto presto finta di niente e dimenticato il problema dei voli supersonici e degli esperimenti nucleari nell’atmosfera quando i frigoriferi sono stati incolpati del grave buco dell'ozono che danneggiava la salute umana e i raccolti in varie parti del mondo, in particolare la punta meridionale del Sud America. Gli usi civili dei Cfc hanno esasperato il problema, ma non ne sono stati probabilmente la prima causa.

 

Nel 1974, la ricerca statunitense sul riscaldamento del bordo inferiore della ionosfera, intrapresa inizialmente presso la Pennsylvania State University, si è poi spostata a Plattsville, in Colorado, ad Arecibo, a Porto Rico, e ad Armidale, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. Questo ha spinto il Senato degli Stati Uniti a introdurre una legge che avrebbe portato tutti gli esperimenti militari di modificazione meteorologica sotto il controllo di un comitato di supervisione civile. Purtroppo, il disegno di legge non è passato al Congresso.

 

Nel 1981, il riscaldatore ionosferico di Plattsville si è trasferito nel sito di lancio dei razzi di Poker Flats, in Alaska. Un secondo laboratorio di fisica del plasma (che esplora la ionosfera) si trova a Two Rivers, in Alaska, ed è chiamato HIPAS (High Power Auroral Stimulation). Ai piedi delle Montagne Rocciose, vicino a Gacona, in Alaska, l'esercito e la marina degli Stati Uniti hanno costruito un'enorme rete di trasmettitori, chiamata HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program). Attualmente contiene 180 torri di trasmissione in formazione a griglia, anche se ha iniziato a funzionare in forma modulare con una griglia di 48 torri nel 1994. C'è ragione di credere che l’HAARP possa espandersi ulteriormente fino a 384 o 720 torri di trasmissione. Questo potente trasformatore sincronizzato è accompagnato da una serie di SuperDARNS (Dual Auroral Radar Networks) che monitorano continuamente gli effetti sulla superficie terrestre delle manipolazioni dell’HAARP sulla ionosfera terrestre (Bertell pp. 119-128).

 

Sembra ora possibile “dirigere” la corrente a getto, decidendo la linea di demarcazione tra aria calda e fredda in regioni geografiche; o manipolare i grandi fiumi di vapore che spostano la pioggia dai Tropici alle zone temperate, causando siccità o inondazioni. Eventi naturali o instabilità come monsoni, uragani, tornado, ecc. nell'atmosfera possono essere resi più gravi “aggiungendo energia”. L'inserimento di petrolio nelle faglie tettoniche o la creazione di vibrazioni artificiali della terra con impulsi elettromagnetici possono causare terremoti.

 

Con questo non voglio dire che la sperimentazione militare sia la causa di tutti gli eventi atmosferici e, in ultima analisi, dei cambiamenti climatici. Dico solo che in ogni caso è difficile separare gli esperimenti geo-militari dal vero e proprio sconvolgimento del pianeta. L'aumento dei fenomeni atmosferici violenti è evidente a tutti. Madre Terra sta forse cercando di inviarci un messaggio di sofferenza? Solo l'economia civile è responsabile del cambiamento climatico? Io penso di no!

 

Il futuro

 

Gli Stati Uniti non sono l'unico Paese coinvolto in questo assalto high tech al sistema Terra. Sono coinvolti anche Russia, Cina, Regno Unito, Australia, Canada e Giappone. Credo che i geo-guerrieri vogliano rendere pubblici esperimenti ancora più rischiosi, con l'approvazione dell’opinione pubblica, e magari diventare “eroi del cambiamento climatico”. Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Copenaghen, nel 2010, i geo-guerrieri si sono esposti pubblicamente col pretesto di presentare la «geoingegneria» come una «soluzione al cambiamento climatico globale». Quanti guardano i militari prepararsi per una guerra meteorologica sono allarmati.

 

Più recentemente, il 19 settembre 2010, la Marina degli Stati Uniti ha intrapreso uno studio sulle nuvole artificiali chiamato CARE (Charged Aerosol Releases Experiment). Il Naval Research Laboratory e il Department of Defense Space Test Program hanno utilizzato un razzo suborbitale Black Brant XII a quattro stadi della NASA da Wallops Island, Virginia, per scaricare ossido di alluminio e pula, creando una nuvola artificiale nell'atmosfera esterna terrestre a 280 km (174 miglia) sopra la superficie (le nuvole normali sono al massimo a circa 80,5 km (50 miglia) sopra la superficie nella mesosfera). La nuvola è stata progettata per brillare nell'oscurità. L'alluminio, ovviamente, alla fine cadrà nell'oceano o su terreni agricoli, inquinando le colture e le scorte di cibo. I test potrebbero danneggiare i vari confini atmosferici che proteggono la vita sulla Terra e nessuno sa cosa faranno al clima, all'agricoltura e alla salute umana, o se altereranno le radiazioni infrarosse o UV che raggiungono il pianeta. Gli habitat di riproduzione marina degli Stati Uniti, incluso il National Marine Sanctuary, sono a rischio a causa di questo esperimento. A quanto pare, questa ombreggiatura artificiale delle nuvole della costa orientale degli Stati Uniti nell'autunno del 2009 ha causato nevicate insolite e clima invernale. Cos'altro ha causato non è riportato (Moscowitz; Bernhardt; Peterson; Night Clouds).

 

Simili esperimenti navali comprendono anche l'Unified Aerosol Experiment (UAE 2) negli Emirati Arabi Uniti nel 2004 e i Seven South East Asian Studies condotti da Singapore nel 2007. La Terra è già diventata una “vittima della ricerca” del militarismo ed è tempo di fermare la geoingegneria come farsa crudele e crimine contro la vita stessa. La società civile chiaramente non dovrebbe impartire ai geo-guerrieri una benedizione pubblica perché facciano più danni planetari.

 

Metteremo la guarigione della nostra Terra nelle mani di coloro che per oltre sessantacinque anni hanno mostrato la più grossolana noncuranza del suo benessere? Buttiamo via questo magnifico pianeta, come facciamo con i gingilli di plastica da quattro soldi? È tempo di onorare e proteggere il pianeta Terra come hanno fatto gli indigeni per migliaia di anni. Dobbiamo riconoscere che la nostra filosofia di vita è errata poiché ci ha portato a questa crisi. È tempo di mettere in discussione il patriarcato, che implica il dominio su tutti gli esseri viventi, e il capitalismo grezzo che richiede un'eccessiva forza militare per proteggere il suo avido accaparramento di risorse naturali. Abbiamo assolutamente bisogno di un piano critico per un futuro più intelligente, femminilizzato e umanizzato.

 

C'è un grande bisogno di stimolare uno sguardo sobrio al nostro stile di vita globale, di una filosofia e pianificazione sociale in modo che gli esseri umani, tutta la vita e il pianeta Terra possano avere un'era lunga e fruttuosa di pace e prosperità. Il nostro Sole ha dai quattro ai cinque miliardi di anni in più per benedirci con la sua energia: non sprechiamola.




LEGGI ANCHE LA RECENSIONE DI CHIARA CORAZZA - DEP n. 27 / 2015 CLICCA QUI



Rosalie Bertell è nata negli Stati Uniti nel 1929 ed è deceduta nel 2012, all'età di 83 anni, presso il suo Ordine le “Grey Nuns of the Sacred Heart” in Pennsylvania. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Biometria presso la Catholic University of America, Washington, nel 1966. Ha ricevuto nove dottorati honoris causa e numerosi premi, tra gli altri il Right Livelyhood Award nel 1986. È stata co-fondatrice dell'International Institute of Concern for Public Health (IICPC) a Toronto (1984) e dell'International Physicians for Humanitarian Medicine a Ginevra (1999).
È l'autrice di No Immediate Danger? Prognosis for a Radioactive Earth (Women's Press, 1985) e di Planet Earth: The Latest Weapon of War (Women's Press, 2000). È stata consulente della U.S. Nuclear Regulatory Commission, della U.S. Environmental Protection Agency e della Health Canada. Dal 1990 è stata membro della U.S.-Canada International Joint Commission (IJC). Ha condotto ricerche con istituzioni in Giappone, Germania, organizzazioni ecologiste popolari nelle Isole Marshall, in Malesia, India e Filippine. È stata anche membro del Permanent Tribunal of Peoples, della International Medical Commission of Bhopal, e dell’International Commission of Physicians for Chernobyl a Vienna (1996).


 

Note

 
[1]
Il plasma è un quarto stato della materia. A partire dallo stato solido, seguito dai più energetici stati liquido e gassoso, il plasma è ancora più energetico e contiene molecole che sono dissociate in ioni positivi e negativi. Ad esempio, le molecole d'acqua nell'aria possono essere convertite in HO+ e H-, ioni positivi e negativi. Un esempio di plasma è l'alleggerimento.

 
[2]
La NASA/U.S.A. Air Force CRESS 1990 Press Kit delinea un programma di test atmosferici della NASA (collegato all’HAARP e alla US Air Force, che potrebbe produrre i Vibrant Spectrums (aurore) (cit. in Peterson).

 

Bibliografia

Baldwin, Hanson W. U.S. Atom Blasts 300 Miles Up mar Radar; SNAG Missile Plan; 3 Devices Fired, New York Times, 19 Marzo 1959, Web.

Begich, Nick e Jeane Manning. Angels Don’t Play this HAARP, Anchorage, AK, Earth Pulse Press, 1995.

Bernhardt, Paul A., An Update on the Charged Aerosol Release Experiment (CARE), Plasma Physics Division, Naval Research Laboratory, Washington, DC.

Bertell, Rosalie. Planet Earth: The Latest Weapon of War, Londra, The Women’s Press, 2000. Trad. it. Pianeta Terra, L’ultima arma di guerra, Asterios, Trieste, 2018.

Brezinski, Zbigniew. Between Two Ages: America’s Role in the Technetronic Era. Cambridge, MA, Penguin Books, 1976

Comptons MultiMedia Encyclopedia, CD Rom, 1996, 1998.

Harle, Nigel. Vandalizing the Van Allen Belts, «Earth Island Journal», Inverno 1988-89, p. 11.

Keesings Historisch Archief (K. H. A.) 13-20, August 1961, 11 Maggio 1962 e 29 Giugno 1962.

Long-term Effects of Multiple Nuclear Weapons Detonations, U.S. National Academy of Science, 1975.

Microsoft Encarta Multimedia Encyclopedia, CD Rom, 1999.

Moscowitz, Clara. U.S. Navy & nasa Dust Cloud Experiments May Begin on Tuesday, 15 Settembre 2009, Live Science.com, 14 Settembre 2009.

Night Clouds, Nasa Science News, 20 Giugno 2003.

Northern Lights Thrill Sky Watchers from Texas to Ohio, Kansas City Star, 10 Novembre 1991.

Peterson, Rosalind. U.S. Navy to Conduct Massive Atmospheric Experimental Tests, Newswithviews.com, 9 Settembre 2009.

Ponte, Lowell. The Cooling, Upper Saddle River, N.J., Prentice-Hall Inc., 1976.

Trials of War Criminals before the Nuremberg Military Tribunals under Control Council Law No. 10, Vol. 2, pp. 181-182, Washington, DC, U.S. Government Printing Office, 1949.


Rosalie Bertell

Traduzione di
Alessandro Cocuzza - Redazione di Antropocene.org

Fonte: «Canadian Woman Studies/Les Cahiers de la Femme», Vol. 31, N.1-2, pp. 113-117, 2016-2017