Ecologia e Autarchia. Cento anni di genio italiano per la transizione ecologica, di Marino Ruzzenenti e Giordano Mancini, Libreria Editrice Fiorentina, 2023. Introduzione di Serge Latouche.

L’autarchia ecologica è sovranità economica e alimentare, ma si basa sui beni comuni, che sono gratuiti, per cui richiama al rispetto, alla solidarietà, alla gratuità e all’accoglienza.

Questo libro che fa la storia degli eventi più interessanti di autarchia ecologica, passati, presenti e possibili nel nostro paese, esce proprio nell’epoca del post Covid 19 e della guerra in Ucraina, il suo scopo è non far finta che si tornerà come prima e aiutare a scoprire una via per un futuro in cui nessuno potrà risolvere i nostri problemi al posto nostro.

Quali percorsi seguire per la transizione all’economia, cioè alla crescita della fertilità, alla sovranità alimentare ed economica? Le regole della casa comune sono un’architettura di autarchie dall’eco-distretto, alla bioregione, alla regione, allo stato,al continente ecc. tutte basate sulla gratuità. La luce del sole arriva gratis come tutti i beni comuni su cui si fonda l’economia.

La Libreria Editrice Fiorentina ha deciso questa pubblicazione come proposta alla sistematica distruttività ecologica della globalizzazione. Se l’ecologia è autarchica, l’autarchia può non essere quella del fascismo che non aveva finalità ecologiche perciò le esperienze di allora sono solo in parte sono utilizzabili.

Una nota sulla copertina: La carta disegnata da Pietro Coppo nel 1520, in copertina, è una delle più belle immagini geografiche dell'Italia. Riprodotta oggi con colori naturali, su carta a mano, dagli amanuensi dei laboratori “Campi Lavoro Pensiero” di Carcano, Albavilla (Co), per iniziativa e sotto la direzione di Graziano Ciceri, mantiene l'autenticità tradizionale dei materiali e degli antichi rapporti fra uomo e natura come metafora del nostro paese. Questa carta non è e non vuole essere una esatta proiezione geometrica della realtà, ma una rappresentazione che parla alla totalità dell’essere umano come soggetto di una comunità composta anche dalla natura.



Di fronte all'impero indecente del libero scambio sfrenato, il protezionismo selettivo, ragionevole, riconosciuto, discusso e legittimo, persino il protezionismo altruistico e non il vergognoso protezionismo imposto dalle lobby, rimane oggi, come ai tempi di List, uno dei modi migliori per proteggere la società...
L'attuale clima di competizione sfrenata, suicida per tutti e disastroso per gli ecosistemi, richiede la fine della competizione esacerbata tra persone e territori, per fermare la distruzione del tessuto economico e sociale e l'aumento della disoccupazione.
Dobbiamo rilocalizzare e quindi  de-globalizzare ... - dall'introduzione di Serge Latouche