Urbanizzazione

  • Fonte: La Décroissance- 01.11.2020

    Com’è che il cemento ha finito per invadere il nostro ambiente? Il libro Béton. Arme de construction massive du capitalisme (Cemento, Arma di costruzione di massa del capitalismo), di Anselm Jappe analizza la storia di questo materiale devastante e tanto criticato attraverso lo studio dell’architettura moderna e dell’urbanistica.

  • Cemento. Arma di costruzione di massa, di Anselm Jappe, Elèuthera, 2022.

    Se c'è un materiale in grado di rappresentare la perfetta concretizzazione della logica capitalista, questo è il cemento.

  • ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha presentato il Rapporto 2021 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.

  • Fonte: Terrelibere.org - 2009

    Date le redivive voci intorno alla possibile costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, una delle tante infrastrutture solamente dannose per gli ecosistemi, pubblichiamo un articolo*che  si sofferma sul quadro economico e finanziario nel quale si inquadrava il reiterato progetto del Ponte. 

  • A cosa servono l’Ispra e i suoi pregevoli rapporti annuali, giunti alla ottava edizione, intitolati saggiamente e scientificamente: “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”?

  • Cemento. Arma di costruzione di massa, di Anselm Jappe, Elèuthera, 2022. Se c'è un materiale in grado di rappresentare la perfetta concretizzazione della logica capitalista, questo è il cemento. Realizzato con tecniche industriali e in quantità smisurate – con disastrose conseguenze non solo ecologiche ma anche sanitarie – ha ormai conquistato l'intero pianeta «uccidendo» l'architettura vernacolare, contribuendo all'oblio delle tecniche tradizionali e dunque al declino dell'artigianato, e annullando ogni differenza.

  • Assalto alle Alpi, di Marco Albino Ferrari, Einaudi 2023.

    Le Alpi sono minacciate da modelli di sviluppo del passato. Sul piano materiale, dal varo di nuove infrastrutture turistiche pesanti; sul piano immateriale, attraverso vecchi stereotipi idealizzanti, che riducono la montagna a luogo salvifico di pura "bellezza". Per dare futuro alle Alpi è necessario uno sguardo nuovo, consapevole, rispettoso.