Quando uscì, il 27 settembre 1962, Silent Spring fece un enorme clamore. La sua denuncia degli abusi dei pesticidi chimici e dei gravi danni alla natura scosse la politica, la stampa, le compagnie chimiche, la gente.
Abbiamo raccolto in questo dossier, alcuni documenti che sottolineano l'importanza scientifica, politica e culturale del suo messaggio.



Biografia


Rachel Carson nacque nel 1907 nella Pennsylvania occidentale, vicino al fiume Allegheny, in una casa di legno a due piani in una fattoria di sessantaquattro acri con un frutteto di meli e peri e un'aia con un maiale, un cavallo, alcune galline e pecore, un luogo non diverso da quello che lei evoca nelle prime righe di Silent Spring:

«C'era una volta una città nel cuore dell'America dove tutta la vita sembrava vivere in armonia con l'ambiente circostante. La città si trovava in mezzo a una scacchiera di fattorie floride, con campi di grano e colline di frutteti dove, in primavera, nuvole bianche di fiori si libravano sopra i campi verdi. In autunno, la quercia, l'acero e la betulla si trasformavano in un tripudio di colori che fiammeggiavano e tremolavano su uno sfondo di pini. Poi le volpi abbaiavano sulle colline e i cervi attraversavano silenziosamente i campi, seminascosti nelle nebbie delle mattine autunnali

[...] Silent Spring apparve sul New Yorker, in tre parti, nel giugno 1962, e come libro, pubblicato da Houghton Mifflin, in settembre. Tutto è collegato a tutto il resto, dimostrava l'autrice. «Se avveleniamo le caddiesflies [N.d.T. insetti appartenenti all’Ordine dei Tricotteri] in un ruscello, i salmoni diminuiscono e muoiono», scriveva:

«Avveleniamo i moscerini in un lago e il veleno viaggia da un anello all'altro della catena alimentare e presto gli uccelli dei margini del lago diventano le sue vittime. Avveleniamo i nostri olmi e le primavere successive sono prive del canto dei pettirossi, non perché abbiamo spruzzato direttamente i pettirossi, ma perché il veleno ha viaggiato, passo dopo passo, attraverso l'ormai familiare ciclo olmo-foglia-terra. Si tratta di questioni di cronaca, osservabili, parte del mondo visibile che ci circonda. Riflettono la rete di vita o di morte che gli scienziati conoscono come ecologia..» 

La sua forza fu percepita immediatamente. I lettori scrivevano per condividere le loro storie. «Posso entrare nei negozi di mangimi qui e comprare, senza alcun motivo, abbastanza veleno da eliminare tutti gli abitanti dell'Oregon», scriveva un giardiniere. Iniziarono a chiamare i membri del Congresso. E. B. White scrisse alla Carson, dichiarando che i testi erano «gli articoli più preziosi che la rivista avesse mai pubblicato». - Jill Lepore

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Libri di Rachel Carson pubblicati in Italia



Brevi lezioni di meraviglia. Elogio della natura per genitori e figli, Aboca 2020. Apparso per la prima volta nel 1956, sulla rivista “Woman’s Home Companion”, e poi pubblicato da Harper nel 1965, Brevi lezioni di meraviglia è un piccolo gioiello senza tempo, firmato da Rachel Carson. Nel 1955, Carson iniziò a lavorare a questo breve saggio considerandolo, fin da subito, uno dei progetti più importanti della sua vita, poi rimasto, purtroppo, incompiuto. Brevi lezioni di meraviglia è il racconto intimo delle escursioni fatte in compagnia del giovane nipote di tre anni Roger, che quell’estate le aveva fatto visita nella sua casa nel Maine. Insieme, avevano passeggiato lungo la costa rocciosa, attraversato foreste fitte e campi aperti, osservando la fauna selvatica, le piante, il chiaro di luna, le nuvole temporalesche e ascoltando la “musica viva” degli insetti nel sottobosco.
In queste pagine, Carson cattura l’essenza dell’universo pieno di meraviglia dei bambini, risvegliando in noi quell’antico desiderio di comunione con il mondo vivente. Rammentando come il suo occhio ricettivo alle bellezze della natura si fosse affinato in compagnia della madre durante l’infanzia, Carson ci spiega che un bambino ha bisogno di almeno un adulto con cui vivere questo tipo di esperienze, purché l’adulto adotti l’atteggiamento del bambino. La natura, del resto, è un’arena piena di gioie da condividere e nell’avventura della scoperta ci rende tutti uguali.


Il mare intorno a noi, Piano B 2019
. Pubblicato per la prima volta nel 1951 e tradotto in ventotto paesi, è uno dei più importanti e fortunati libri scritti sul mondo naturale, che ha aperto gli occhi a molti sull'importanza dell'oceano, madre di ogni forma di vita. In questa storia del mare, madre di ogni forma di vita, Rachel Carson – biologa e simbolo del movimento ambientalista – passa in rassegna le oscure origini dei bacini oceanici, gli antichissimi mari formatisi dopo secoli di piogge incessanti, la potenza delle maree e dei venti che modellano i continenti, il potere distruttivo degli tsunami e le misteriose forme di vita che animano gli abissi, dai microrganismi ai grandi capodogli.

Il mare intorno a noi ha ispirato nel corso degli anni un documentario vincitore del premio Oscar e ha conseguito prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il National Book Award e la John Borroughs Medal. A sessant'anni dalla prima pubblicazione, con la salute degli oceani minacciata dall’inquinamento, la graduale scomparsa della Barriera corallina e lo scioglimento delle calotte polari, questo libro rappresenta un promemoria sull’importanza e la fragilità degli oceani e della vita che ospitano.

La vita che brilla sulla riva del mare. Le piante e gli animali che popolano i litorali rocciosi, le spiagge sabbiose e le barriere coralline, Aboca 2022. Uscito nel 1955 e finora mai pubblicato in Italia, "La vita che brilla sulla riva del mare" è uno dei capolavori di Rachel Carson. Nel presentare le forme di vita che popolano la costa, in questo saggio l'autrice ci porta a esplorare una pozza di marea, una grotta inaccessibile, a osservare un granchio solitario sulla spiaggia a mezzanotte: grazie a questi e ad altri incontri ci offre non solo uno studio precisissimo sull'ecologia della costa, ma anche un racconto potente ed evocativo sul fragile equilibrio della vita che si trova in riva al mare.

Arricchito da un'introduzione di Margaret Atwood che celebra la lungimiranza della Carson nell'aver intuito il ruolo cruciale degli oceani per la salute del pianeta e corredato dalle illustrazioni di Bob Hines, presenti anche nell'edizione originale, utilissime per orientare i lettori nel riconoscimento delle piante e degli animali descritti in queste pagine, La vita che brilla sulla riva del mare è una guida sentimentale di straordinaria accuratezza scientifica per tutti gli amanti del mare e delle grandi letture senza tempo.

Primavera silenziosa, Feltrinelli 2023. È raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1962, è il primo libro che aprì gli occhi dell’opinione pubblica sulla gravità della crisi ambientale.

Una presa di posizione rivoluzionaria, basata su una documentazione ricca e dettagliata, che costò all’autrice una vera e propria campagna di diffamazione da parte delle aziende produttrici di pesticidi e fertilizzanti. Ma il suo lavoro appassionato, improntato a uno scrupoloso rispetto della verità e a un grande coraggio intellettuale, si rivelò più forte degli attacchi. Dopo la pubblicazione di Primavera silenziosa, infatti, gli Stati Uniti misero al bando il DDT ed emanarono i primi provvedimenti legislativi a tutela dell’ambiente.

L'appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell'ambiente in tutto il mondo, e lei stessa può essere considerata "madre" del movimento ambientalista. Primavera silenziosa, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono diverse alternative all'irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.



Una proposta per le Scuole Elementari



Rachel Carson e la primavera dell'ecologia, di Luca Novelli, Editoriale Scienza 2022. Nella collana "Lampi di genio" dedicata ai grandi scienziati della storia (lettura consigliata a bambini dagli 8 anni), l'entusiasmante racconto in prima persona della vita di Rachel Carson, biologa e zoologa statunitense, ma anche appassionata divulgatrice scientifica, universalmente riconosciuta come la madre del movimento ambientalista.

Questo volume di Luca Novelli su Rachel Carson, con un utilissimo dizionarietto “ecologista” illustrato, non è solo un libro che narra la storia di una donna, una scienziata, diventata simbolo della protezione e difesa della natura e di tutte le specie viventi, ma è anche la biografia di un’idea, quella che segna la nascita della coscienza ambientalista e che vede il pianeta come un unico, grande essere vivente da conservare e proteggere a ogni costo.

Il merito di questa documentata e interessante biografia è di riuscire a spiegarlo bene ai ragazzi, anche ricorrendo a utili note storiche e schede scientifiche che completano ciascun capitolo e a un dizionarietto ecologico corredato di divertenti disegni e altrettante fotografie in grado di spiegare anche i termini più ostici come antiparassitari, batisfera o radiazioni ionizzanti.



Due proposte per Scuole Superiori



Rachel Carson saluta la primavera
, di Pietro Bassi, da Aula di scienze, Zanichelli editore
. Primavera silenziosa è un saggio di divulgazione scientifica che descrive, documentandoli, i pericoli derivanti dall’abuso di insetticidi come il DDT (Dicloro-Difenil-Tricloroetano) e dei suoi simili: clordano, eptacloro, dieldrina, aldrina ed endrina, i quali possono essere anche 400 volte più tossici del DDT.

Carson suddivide gli insetticidi moderni, sintetici, fra idrocarburi clorurati (ai quali appartiene il DDT) e insetticidi a base di fosforo, maggiormente degradabili ma dalla tossicità imprevedibilmente elevata a causa di sinergie non controllabili fra più composti (i più famosi: parathion e malathion). Poi ci sono gli erbicidi, come i devastanti e cancerogeni composti arsenicali (ancora oggi, l’arsenico è presente nelle acque – giudicate potabili –  di molti acquedotti e della maggior parte delle acque minerali in commercio). Nella tesi di fondo della Carson non è contemplato il proposito di cancellare dalla faccia della terra insetticidi ed erbicidi, ma quello di documentare i rischi gravissimi del loro abuso, in agricoltura in particolare e nell’ambiente in generale. L'idea, insomma, è semplicemente di usarne il meno possibile.

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Rachel Carson e il DDT
, di Barbara Scapellato, da IBSE e dintorni, blog sulla didattica delle scienze Inquirid-Based
. Per scrivere Primavera silenziosa, Rachel Carson raccolse informazioni sulle sostanze chimiche utilizzate nelle irrorazioni aeree, negli ambienti industriali e sul cibo e, citando una moltitudine di ricerche scientifiche, descrisse come l’applicazione indiscriminata di prodotti chimici in agricoltura, ad esempio erbicidi e insetticidi (in particolare il DDT), avesse inquinato corsi d’acqua, danneggiato popolazioni di uccelli e animali e causato gravi problemi di salute all’uomo.
Nel suo libro, la Carson ha mostrato per la prima volta al grande pubblico il lato oscuro dell’utilizzo di queste sostanze considerate fino a quel momento miracolose, come ad esempio il fatto che spruzzare insetticidi per controllare le popolazioni di insetti sia in grado di uccidere anche gli uccelli che si nutrono di quegli insetti, che i prodotti chimici non solo viaggiano attraverso l’ambiente ma anche attraverso le catene alimentari accumulandosi nel tessuto adiposo e causando nel tempo problemi medici, e che questi prodotti possano anche essere trasferiti dalle madri ai loro piccoli attraverso il latte.

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Dossier LIPU


Campagne silenziose, a cura di Federica Luoni, Responsabile Agricoltura, LIPU, 2022. L’attualità concreta dell’opera di Rachel Carson, e in particolare i temi dell’abuso di pesticidi e della necessità di un’agricoltura sana e attenta alla biodiversità, sono affrontati nel dossier tecnico della Lipu dal titolo Campagne silenziose. Gli uccelli, la biodiversità e l’agricoltura sessant'anni dopo Rachel Carson.

Nel dossier sono analizzati lo stato di salute degli uccelli di ambiente agricolo, i problemi causati alla biodiversità e alla salute umana dalle pratiche agricole industriali e le tante alternative possibili, per un’agricoltura migliore e una campagna finalmente ricca del canto degli uccelli.

L’opera di Rachel Carson è attuale oggi più che mai. Il rapporto tra agricoltura e ambiente, la bellezza e l'importanza degli uccelli canori, la necessità  di diminuire i pesticidi, il ricorso a metodi di controllo alternativi, la conoscenza e il senso di reverenza per la natura, il coinvolgimento della gente in una comunità di cittadinanza e impegno ambientali, sono temi che ritroviamo nella nostra attualità come obiettivi da perseguire per una vera, autentica transizione ecologica.

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Rachel Carson e l’eco-femminismo


Rachel Carson e l’etica della venerazione della vita, di Bruna Bianchi, DEP - Rivista telematica di studi sulla memoria femminile. Il saggio si concentra sull'etica ambientale di Rachel Carson e si sofferma sulla sua critica alla scienza e all'antropocentrismo; solleva inoltre la questione del lascito della Carson all'ecofemminismo. Le sue riflessioni sui presupposti e sui metodi della scienza, infatti, sono state fonte di ispirazione per le femministe fin dagli anni Sessanta. Contemporaneamente, il suo modo di scrivere di scienza ha aperto la strada a una fiorente critica letteraria femminista.

Carson non si definiva femminista e tuttavia, con il suo modo di intendere la scienza sfidò le divisioni gerarchiche, l’idea che l’oggettività e il distacco fossero superiori alla soggettività e all’emozione, che la sfera pubblica fosse più importante di quella privata, che gli uomini fossero superiori alle donne. Un forte messaggio di liberazione ci viene anche dalla sua stessa vita: una donna che manteneva la sua famiglia, che cercò di opporsi a un sistema sociale costruito e guidato dagli uomini, che levò la sua voce contro lo strapotere dell’industria, l’establishment scientifico e medico, che non permise mai al sessismo di condizionare il suo agire, determinata a rompere le barriere di genere, ad affermare il diritto di essere ascoltata, il diritto alla propria indipendenza, che riuscì a far sentire la propria voce e a dimostrare che le sue idee erano importanti e meritavano attenzione.

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Due ascolti musicali


Rachel Carson e Silent Spring hanno ispirato o sono apparsi in molta musica popolare. Sicuramente il più noto riferimento musicale alla Carson è nella canzone di successo "Big Yellow Taxi", tratta dall'album Ladies of the Canyon della cantautrice Joni Mitchell, del 1969. Joni Mitchell così cantava: «Ehi, contadino, contadino / Metti via il tuo DDT / Non mi importa delle macchie sulle mie mele / Lasciami gli uccelli e le api / Per favore / Non sembra che vada sempre così / Che non si sa cosa si ha, finché non se ne va / Hanno asfaltato il paradiso e costruito un parcheggio /Ehi ora, hanno asfaltato il paradiso per mettere un parcheggio »




In occasione del 50° anniversario di Silent Spring, l'Orchestra Sinfonica di Pittsburgh ha reso omaggio alla figlia nativa della città commissionando al compositore Steven Stucky, vincitore del Premio Pulitzer, la composizione di Silent Spring, un poema orchestrale. Il direttore Manfred Honeck ha guidato la sinfonia alla prima mondiale dell'opera il 12 febbraio 2012.




Fonte: Redazione di Antropocene.org - 06.10.2022