Negli ultimi due secoli, la società industriale ha prodotto merci violando continuamente le leggi naturali: detriti e scorie sono stati scaricati nell’aria, nei fiumi e nel mare, avvelenando gli esseri viventi, alterando e rompendo le catene alimentari. Per ragioni «economiche» sono stati fabbricati materiali quali plastiche, detergenti, insetticidi ecc., estranei ai cicli naturali e pertanto non biodegradabili, indistruttibili per decenni e spesso tossici.



Breve storia dei rifiuti

di Giorgio Nebbia


Fonte: Altro Novecento, n.19, 01.04.2012

“Rifiuto”, sostantivo maschile per indicare qualcosa che è stato “rifiutato”, cioè espulso, gettato via, da qualcuno. La stessa definizione ufficiale della legge italiana ed europea definisce il rifiuto come «qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi, abbia l’intenzione od abbia l’obbligo di disfarsi». In realtà i rifiuti sono “cose” che hanno un significato ben più esteso. Una legge ineluttabile della natura spiega che ogni essere vivente “vive” assorbendo dei materiali dall’ambiente circostante, trasformandoli in altre cose che restituisce allo stesso ambiente; noi  stessi umani “compriamo”, poco conta che si paghino in denaro o no, alimenti vegetali e animali e acqua e gas dall’atmosfera, li trasformiamo in energia vitale, muscolare, e espelliamo, “rifiutiamo”, all’esterno, sotto forma di escrementi, o gas di respirazione, (quasi) tutto quello che abbiamo assorbito.

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Rifiuti
di plastica


Mentre milioni di persone vorrebbero ridurne l'uso, la produzione di materiali plastici è in aumento. Sta aumentando a tal punto che, probabilmente, con questo ritmo, nel 2050 il peso della plastica oceanica potrebbe superare quello di tutti i pesci. Lungi dall'essere guidata dalla "domanda dei consumatori" - e quindi dalla "colpa" dei singoli consumatori - la produzione di plastica è guidata dall'economia basata sui combustibili fossili.

La produzione di plastica iniziò a metà del XIX secolo, quando la celluloide, derivata dal polimero di cellulosa naturale delle piante, fu sviluppata come sostituto dell'avorio. La prima vera plastica sintetica fu la bachelite, introdotta nel 1907 come sostituto della gommalacca. 

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3 LIBRI


   

Trash
. Tutto quello che dovreste saper sui rifiuti, di Piero Martin e Alessandra Viola, Codice Edizioni, 2017, pag. 270.
Questo libro è un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi. Curiosità e tanti dati, tecnologie di punta e antiche tradizioni, arte e persino ricette gourmet per ricostruire la storia di un’idea – quella del rifiuto – che nei secoli si è trasformata moltissime volte. Dalle nostre case all’intero pianeta, tante storie per scoprire cosa e quanto sprechiamo, quanto vale quello che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa). Perché dall’arte all’industria, dalla tecnologia all’ambiente i rifiuti sono un problema che può mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile, ma possono essere una soluzione.




Rifiuti addio. Perché prevenire è meglio di riciclare, di Marinella Correggia e Elisa Nicoli, Altraeconomia, 2020, pag. 176. Il riciclo è una falsa soluzione: è il sistema che deve cambiare, puntando sulla prevenzione dei rifiuti “a monte”, sulla riduzione dell’uso di materie prime e dei consumi e su una (autentica) economia circolare. Ogni anno, nel mondo, l’attività umana produce 2 miliardi di tonnellate di rifiuti, di cui solo il 13% è riciclato e poco più del 5% compostato. I danni all’ambiente, al clima e alla nostra salute sono catastrofici: una lenta apocalisse che solo una radicale revisione delle nostre abitudini e delle scelte politiche possono scongiurare. Questo libro spiega come fare, coniugando informazione e pratica quotidiana, grazie a due autrici che hanno fatto della prevenzione dei rifiuti un punto fermo.




La parola ai rifiuti. Scrittori e letture sull'aldilà delle merci, di Guido Viale, Interno4 edizioni, 2019, pag. 250. Qui troverete quarantasei analisi e commenti a testi della letteratura, sia alta che bassa, e anche bassissima, nei quali i rifiuti fanno da sfondo al racconto, o ne sono i protagonisti, oppure sono metafore di qualche aspetto dell'esistenza umana o, ancora, si prestano a una catalogazione che rimanda ai diversi stili di vita di chi li ha prodotti o del modo e delle vicende in cui sono stati prodotti. Da Goethe a Kafka, da Calvino a Montale, da Pasolini a Hugo, da Carlotto a Scarpa passando per Saramago, Coetzee, Ballard - e tanti altri ancora - questi scrittori hanno documentano in modo incontrovertibile come, a partire da un certo momento della storia, i rifiuti siano diventati una componente essenziale e insopprimibile del nostro mondo e delle nostre vite.



3 DOCUMENTARI

Waste Land
, regia di Pieter Van Hees, Belgio, 2014, 97'
. Nella periferia di Rio de Janeiro si è andata formando negli anni la più grande discarica del mondo che ogni giorno offre lavoro a migliaia di cosiddetti catadores, "riciclatori".




Trashed. Verso rifiuti zero, regia di Candida Brady, 2012, 97'. Suddiviso in quattro parti distinte, molto coese tra di loro, che presentano un diverso aspetto della questione dei rifiuti: il problema dei rifiuti nelle discariche; gli inceneritori e la diossina; la plastica e l'inquinamento dei mari.

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Materia fuori posto
, regia di Nikolaus Geyrhalter, Austria, 2022, 106'
. La produzione di rifiuti e, soprattutto, i sistemi che sono adibiti al loro smaltimento nel globo terrestre è al centro del film di Nikolaus Geyrhalter.

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3 CORTOMETRAGGI


Ilha das Flores (Isola dei Fiori), regia di Jorge Furtado, Brasile, 1989, 13'. Ilha das Flores è un luogo nella città di Porto Alegre destinato allo smaltimento dei rifiuti. Il cortometraggio è un ritratto, acido e divertente, dei meccanismi che regolano la società dei consumi, rivelando il processo di produzione della ricchezza e le disuguaglianze che si creano. Descrive il percorso di un pomodoro, dal raccolto nella piantagione allo smaltimento come rifiuto da parte di una casalinga, fino all'arrivo alla discarica dell'isola, dove i bambini lottano per il cibo che non veniva nemmeno utilizzato per nutrire i maiali. Ogni scambio contempla la presenza del denaro, che è, insieme al pomodoro, l'elemento costante della storia.
Il documentario è in versione originale: portoghese. Sottotitoli in inglese.




La storia delle cose, regia di Annie Leonard, Stati Uniti, 2007, 21'. Il documentario presenta una visione critica della società consumistica, soprattutto quella americana. Lo scopo è quello di «mostrare le connessioni tra un gran numero di problemi sociali e ambientali, e ci chiama insieme per creare un mondo più sostenibile e giusto». Il documentario è diviso in 7 parti: Introduzione, Estrazione, Produzione, Distribuzione, Consumo, Smaltimento e Un altro modo. La tesi è che «non si può utilizzare un sistema lineare in un pianeta limitato» è supportata durante il documentario da dati statistici. Questo il sito dell'autrice: https://www.storyofstuff.org/



Micro, l'incredibile viaggio di tre rifiuti, regia di Diego Cenetiempo, 2018, 7'. Ogni minuto finisce in mare un camion di spazzatura. Ma da dove arrivano tutti questi rifiuti? Sicuramente incidono le attività portuali e di navigazione, la pesca, il turismo ma anche i piccoli rifiuti che partono da molto lontano o semplicemente da casa nostra e dal centro città, possono fare la differenza. Micro vi racconta l’incredibile viaggio che compiono tre rifiuti fino ad arrivare al mare. Il video è stato realizzato in collaborazione con l’Osservatorio regionale rifiuti, dei sottoprodotti e dei flussi di materiali di ARPA FVG. Per vedere tutti gli altri progetti video: www.mediatecambiente.it Mediatecambiente.it è uno spazio online che raccoglie progetti, sperimentazioni e novità che riguardano l’educazione ambientale attraverso l’audiovisivo. È un progetto promosso dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA) dell’ARPA FVG in collaborazione con la Rete Regionale delle mediateche del Friuli Venezia Giulia.






LINK UTILI

Il sito del Parlamento Europeo presenta i dati relativi alla "Gestione dei rifiuti nell’UE: statistiche sulla gestione dei rifiuti in Europa: infografica con fatti e cifre". I dati sono aggiornati al 28 giugno 2023. PER CONSULTAZIONE > CLICCA QUI

Una delle attività di cui si occupa l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) è quella dei Rifiuti. Sono disponibili in questa sezione: Banche dati, Rapporti Rifiuti Speciali - Atlanti dei dati ambientali. PER CONSULTAZIONE > CLICCA QUI

Gestione-Rifiuti.it è un portale che contiene una serie di link suddivisi per categorie: Siti Istituzionali Nazionali - Consorzi di Filiera aderenti al CONAI - Altri consorzi Obbligatori sui Rifiuti - Associazioni e Federazioni Industriali - Siti di Informazione Normativa su Ambiente/Rifiuti - Altri Siti di Interesse Ambientale. PER CONSULTAZIONE > CLICCA QUI

ARRR (Agenzia Regionale Recupero Risorse), una società in house della Regione Toscana che lavora a supporto delle politiche regionali in tema di rifiuti ed energia, offre nella sezione Video didattici un utile elenco di video su Economia circolare e rifiuti. PER CONSULTAZIONE > CLICCA QUI

SAVNO (Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale) promuove con CIT e Consiglio di Bacino Sinistra Piave, delle attività di educazione ambientale che offrono percorsi educativi finalizzati ad approfondire i temi relativi alla gestione dei rifiuti e al ciclo dei materiali, per incentivare la diffusione delle buone pratiche ambientali, sia a casa che a scuola, e alla riduzione dell’impatto dei nostri comportamenti quotidiani. I percorsi proposti, opportunamente suddivisi in base all’età scolare e alle diverse esigenze educative, consistono in interventi teorici in classe, laboratori, concorsi e visite guidate. PER CONSULTAZIONE > CLICCA QUI