Fonte: Climate&Capitalism - 10.10.2023

Una nuova ricerca mostra che la tolleranza umana al riscaldamento globale è più bassa di quanto si pensasse in precedenza.



Una ricerca pubblicata il 9 ottobre su Proceedings of the National Academy of Sciences dimostra che il riscaldamento superiore a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali sarà devastante per la salute umana in tutto il pianeta.

Il team di ricerca ha modellizzato possibili aumenti della temperatura globale compresi tra 1,5°C e 4°C per identificare le aree del pianeta in cui il riscaldamento porterebbe a livelli di calore e umidità superiori ai limiti umani. È stato scoperto che se le temperature globali aumenteranno di 1°C o più rispetto ai livelli attuali, miliardi di persone saranno esposte a un calore e a un’umidità così estremi da non riuscire a raffreddarsi naturalmente.

Gli esseri umani possono sopportare solo determinate combinazioni di calore e umidità prima che il loro corpo inizi a soffrire di problemi di salute legati al caldo, come un colpo di calore o un infarto. Con il cambiamento climatico che fa aumentare le temperature in tutto il mondo, miliardi di persone potrebbero essere costrette a vivere oltre questi limiti.

Il limite della temperatura ambientale di wet-bulb [bulbo umido]* per le persone giovani e sane è di circa 31°C con un'umidità del 100%. La soglia specifica per ogni individuo in un momento specifico dipende anche dal livello di sforzo e da altri fattori ambientali, tra cui la velocità del vento e la radiazione solare.

Nella storia umana, temperature e umidità che superano i limiti umani sono state registrate solo un numero limitato di volte – e solo per poche ore alla volta – in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico.

Se le temperature globali aumenteranno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, i 2,2 miliardi di abitanti del Pakistan e della valle indiana del fiume Indo, il miliardo di persone che vivono nella Cina orientale e gli 800 milioni di abitanti dell’Africa sub-sahariana sperimenteranno ogni anno molte ore di caldo che superano la tolleranza umana.

Queste regioni sperimenteranno soprattutto ondate di calore ad alta umidità, che sono le più pericolose perché l’aria non può assorbire l’umidità in eccesso e questo limita l’evaporazione del sudore. Queste regioni si trovano in paesi a reddito medio-basso, quindi molte delle persone colpite non avranno accesso all’aria condizionata o a un modo efficace per mitigare il calore.

Se il riscaldamento del pianeta supererà di 3°C i livelli preindustriali, il calore e i livelli di umidità che superano la tolleranza umana interesseranno la costa orientale e la parte centrale degli Stati Uniti, dalla Florida a New York e da Houston a Chicago. Anche il Sud America e l’Australia sperimenterebbero un caldo estremo a questo livello di riscaldamento.

Secondo i ricercatori, agli attuali livelli di riscaldamento gli Stati Uniti sperimenteranno un maggior numero di ondate di calore, che però non dovrebbero superare i limiti umani con la stessa frequenza di altre regioni del mondo. Tuttavia i ricercatori avvertono che questi tipi di modelli spesso non tengono conto degli eventi meteorologici peggiori e più insoliti.

Modelli come questi prevedono le tendenze, ma non eventi specifici come l’ondata di caldo avuta in Oregon nel 2021 che ha ucciso più di settecento persone o che a Londra ha raggiunto la scorsa estate i 40°C. Anche se gli Stati Uniti sfuggiranno ad alcuni dei peggiori effetti diretti di questo riscaldamento, sperimenteranno più spesso un caldo mortale e insopportabile. Se le temperature continueranno ad aumentare, i raccolti andranno persi e milioni o addirittura miliardi di persone cercheranno di fuggire dalle loro regioni natali.

I ricercatori hanno condotto 462 esperimenti separati per documentare i livelli combinati di calore, umidità e sforzo fisico che gli esseri umani possono tollerare prima che il loro corpo non riesca più a mantenere una stabile temperatura interna.

«Quando le persone si riscaldano, sudano e pompano più sangue verso la pelle in modo da mantenere stabile la temperatura interna, disperdendo il calore nell'ambiente», spiega il fisiologo Larry Kenney. «A certi livelli di calore e umidità, queste regolazioni non sono più sufficienti e la temperatura interna del corpo inizia ad aumentare. Non si tratta di una minaccia immediata, ma richiede una qualche forma di sollievo. Se non si trova un modo per rinfrescarsi nel giro di poche ore, si può arrivare all’esaurimento da calore, al colpo di calore e a uno stress del sistema cardiovascolare che può portare all’infarto nelle persone più vulnerabili».

La ricerca conclude che i limiti di calore e umidità che le persone possono sopportare sono inferiori a quanto si pensasse. La maggior parte delle strategie ufficiali di adattamento al clima si concentra solo sulla temperatura, ma il caldo umido rappresenterà una minaccia molto più grande del caldo secco.

Gli anziani sperimentano lo stress da caldo e le relative conseguenze sulla salute a livelli di calore e umidità inferiori rispetto ai giovani. La maggior parte delle 739 persone morte durante l’ondata di calore di Chicago del 1995 aveva più di 65 anni: hanno sperimentato una combinazione di temperatura corporea elevata e problemi cardiovascolari, con conseguenti attacchi di cuore e altre cause di morte cardiovascolare.

Per fermare l’aumento delle temperature, i ricercatori citano decenni di ricerche che indicano che l’uomo deve ridurre le emissioni di gas serra, in particolare l’anidride carbonica emessa dalla combustione dei combustibili fossili. Se non si interviene, i paesi a medio e basso reddito saranno i più colpiti.

Come esempio, i ricercatori hanno portato Al Hudaydah, nello Yemen, una città portuale di oltre 700.000 abitanti sul Mar Rosso. I risultati dello studio indicano che se il pianeta si riscalda di 4°C, Al Hudaydah può aspettarsi più di trecento giorni all’anno in cui le temperature supereranno i limiti della tolleranza umana, rendendola quasi inabitabile.

Il peggiore stress termico si verificherà nelle regioni non ricche dove si prevede che ci sarà una crescita demografica nei prossimi decenni. Miliardi di poveri soffriranno e molti potrebbero morire.

(Questo articolo include materiale fornito dall'Università della Pennsylvania)


* N.d.T. La temperatura di bulbo umido (wet bulb temperature) corrisponde al valore della temperatura a contatto con l'acqua allo stato liquido. In altre parole, è la temperatura che tiene conto dell'umidità in sospensione (umidità dell'aria). A partire dal valore della temperatura di bulbo umido si ricava l'umidità assoluta di un ambiente. (Wikipedia et al.)



Estratto da

Greatly enhanced risk to humans as a consequence of empirically determined lower moist heat stress tolerance
[Notevole aumento del rischio per gli esseri umani come conseguenza della minore tolleranza allo stress da calore umido determinata empiricamente]

Proceedings of the National Academy of Sciences, 9 ottobre 2023

Significato: L'aumento del calore e dell'umidità minaccia, potenzialmente, le persone e le società. In questa sede, abbiamo incorporato le nostre soglie di temperatura di bulbo umido, misurate in laboratorio e basate sulla fisiologia, in una gamma di temperature dell'aria e di umidità relativa, per proiettare i risultati dei modelli climatici con i rischi futuri di stress da calore. Queste soglie di vulnerabilità aumentano sostanzialmente il rischio previsto di stress da caldo umido diffuso, potenzialmente pericoloso e non compensabile. Alcune delle regioni più popolate, nei i paesi a reddito medio-basso delle aree tropicali e sub tropicali umide, superano questa soglia ben prima di 3 °C di riscaldamento. Un ulteriore riscaldamento globale porta all'estensione del superamento della soglia nelle regioni più secche, ad esempio in Nord America e in Medio Oriente. Questi modelli differenziati implicano strategie di adattamento al calore molto diverse. Limitare il riscaldamento a meno di 2 °C elimina quasi del tutto questo rischio.

Abstract: Poiché le ondate di calore diventano sempre più frequenti, intense e di lunga durata, a causa dei cambiamenti climatici, la questione del superamento dei limiti termici diventa impellente. Una temperatura di bulbo umido (Tw) di 35 °C è stata proposta come limite massimo teorico alle capacità umane di termoregolazione biologica. Tuttavia, recenti ricerche empiriche condotte su soggetti umani hanno rilevato una Tw massima significativamente più bassa, nella quale è possibile la termoregolazione anche con un'attività metabolica minima. Non è stata fatta una proiezione dell'esposizione futura a questo limite ambientale critico empirico.
In questo studio, quantifichiamo l'esposizione al pericolo di calore, potenzialmente letale, per i climi futuri a vari livelli di riscaldamento globale. Si è scoperto che l'umanità è più vulnerabile allo stress da caldo umido di quanto stimato in precedenza a causa di limiti termici più bassi. Tuttavia, se si limitasse l’aumento del riscaldamento a meno di 2°C si eliminerebbe, quasi del tutto, l'esposizione e il rischio di diffuse ondate di calore umido non sopportabili, mentre a 3°C di riscaldamento  si verificherebbe un forte incremento del rischio di esposizione. Alcune zone del Medio Oriente e della valle del fiume Indo supererebbero la soglia con un riscaldamento di +1,5°C. Uno stress da calore più diffuso, ma di breve durata, si verificherebbe con un riscaldamento di +2°C, anche nella Cina orientale e nell'Africa sub-sahariana, mentre il Midwest degli Stati Uniti vivrebbe uno stress da calore in un clima di +3 °C.
In futuro, gli incrementi di calore umido supereranno i limiti dell'esperienza umana passata e delle attuali strategie di mitigazione del calore per miliardi di persone. Sebbene sia possibile un certo adattamento fisiologico rispetto alle soglie qui descritte, saranno necessari ulteriori adattamenti comportamentali, culturali e tecnici per mantenere stili di vita sani.



Traduzione di Alessandro Cocuzza - Redazione di Antropocene.org

Fonte: Climate&Capitalism 10.10.2023


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