Fonte: Climate&Capitalism - 31.03.2022

Nonostante i tagli promessi, le più grandi banche del mondo riversano trilioni in petrolio, gas e carbone.


Il tredicesimo rapporto annuale di Banking on Climate Chaos mette in luce la netta disparità tra gli impegni pubblici presi, in materia di clima, dalle maggiori banche del mondo e la realtà del business-as-usual all'industria dei combustibili fossili. In parole povere: quando le grandi banche hanno promesso di tagliare i finanziamenti a petrolio, gas e carbone, stavano mentendo.

Nei sei anni dall'adozione dell'Accordo di Parigi, le 60 maggiori banche private del mondo hanno finanziato il settore dei combustibili fossili con 4,6 trilioni di dollari, di cui 742 miliardi nel solo 2021. Nel 2021, i numeri del finanziamento dei combustibili fossili sono rimasti al di sopra dei livelli del 2016, quando è stato firmato l'Accordo di Parigi. Di particolare importanza è la notizia che solo l'anno scorso le 60 banche presenti nel rapporto hanno incanalato 185,5 miliardi di dollari nelle 100 società maggiori nell’espansione del settore dei combustibili fossili.

Il tredicesimo rapporto annuale di Banking on Climate Chaos, l'analisi globale più completa sulla finanza dei combustibili fossili, è stata redatta da Rainforest Action Network, BankTrack, Indigenous Environmental Network, Oil Change International, Reclaim Finance, Sierra Club e Urgewald ed è supportata da più di 500 organizzazioni di oltre 50 paesi nel mondo.

Il finanziamento dei combustibili fossili è ancora dominato da quattro banche statunitensi: JPMorgan Chase, Citi, Wells Fargo e Bank of America, che insieme rappresentano un quarto di tutti i finanziamenti di combustibili fossili negli ultimi sei anni. JPMorgan Chase rimane il peggior finanziatore mondiale del caos climatico, con JPMorgan Chase, Wells Fargo, Mizuho, MUFG e tutte e cinque le banche canadesi tra quelle che hanno aumentato i loro finanziamenti fossili dal 2020 al 2021.

Nel momento in cui i mercati globali del petrolio e del gas sono scossi dall'invasione russa dell'Ucraina, i dati rivelano che JPMorgan Chase è il più grande finanziatore del colosso energetico russo Gazprom sia nell’arco degli anni 2016 – 2021 che nello scorso anno. Nel 2021, JPMorgan Chase ha fornito a Gazprom 1,1 miliardi di $ di finanziamenti per combustibili fossili.

Il rapporto evidenzia come le banche che hanno aderito nello scorso anno alla NZBA Net-Zero Banking Alliance (parte della Glasgow Financial Alliance for Net Zero), contemporaneamente hanno finanziato alcune delle maggiori società di espansione del petrolio e del gas, contribuendo così a mantenere per decenni le attuali emissioni climalteranti nel pianeta.

Immediatamente dopo la costituzione dell'NZBA, nell'aprile del 2021, molte banche firmatarie, e banche che vi aderiranno prossimamente, si sono impegnate in enormi transazioni completamente contrarie al raggiungimento dello "zero emissioni nette", tra cui:
Maggio 2021: 10 miliardi di $ a Saudi Aramco (Citi, JPMorgan Chase), 1,5 miliardi di $ ad Abu Dhabi National Oil Co. (Citi);
Giugno 2021: 12,5 miliardi di $ a QatarEnergy (Citi, JPMorgan Chase, Bank of America, Goldman Sachs);
Agosto 2021: 10 miliardi di $ a ExxonMobil (Citi, JPMorgan Chase, Bank of America, Morgan Stanley).
Delle 44 banche presenti in questo rapporto, attualmente impegnate a finanziare progetti a “zero emissioni nette” entro il 2050, 27 non hanno ancora una significativa politica di non-espansione per nessun settore dell'industria dei combustibili fossili.

I principali scienziati mondiali del clima hanno concluso che le riserve esistenti di combustibili fossili contengono un inquinamento da carbonio più che sufficiente per rompere il nostro ‘carbon budget’ rimanente e spingere il mondo oltre i 2 gradi Celsius di riscaldamento – ben oltre il limite di 1,5 gradi dell'Accordo di Parigi - e la catastrofe climatica che ne consegue.

Il nuovo Global Oil and Gas Exit List mostra come a monte, l'espansione di petrolio e gas sia notevolmente concentrata: le prime 20 compagnie sono responsabili di oltre la metà dell’espansione e della ricerca di combustibili fossili. Il rapporto mostra che anche il sostegno bancario a queste società è notevolmente concentrato: le prime 10 banche, dopo l’Accordo di Parigi, sono responsabili del 63% dei finanziamenti di queste 20 compagnie. Queste sono le dieci banche che si sarebbero impegnate a raggiungere le “zero emissioni nette” entro il 2050: JPMorgan Chase, Citi, Bank of America, BNP Paribas, HSBC, Barclays, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Crédit Agricole, Société Générale.


Tendenze per Settore

Petrolio da sabbie bituminose: in modo allarmante, le sabbie bituminose hanno visto un aumento del 51% dei finanziamenti dal 2020 al 2021, pari a 23,3 miliardi di dollari, con l’incremento maggiore proveniente dalle banche canadesi RBC e TD.

Petrolio e gas artico: JPMorgan Chase, SMBC Group e Intesa Sanpaolo sono stati i principali finanziatori di petrolio e gas artico lo scorso anno. Il settore ha visto finanziamenti per 8,2 miliardi di dollari nel 2021, sottolineando che le politiche che limitano il finanziamento diretto dei progetti non vanno abbastanza lontano.

Petrolio e gas offshore: l’anno scorso le grandi banche hanno incanalato 52,9 miliardi di dollari in petrolio e gas offshore, con le banche statunitensi Citi e JPMorgan Chase che hanno fornito la maggior parte dei finanziamenti. La BNP Paribas è stata la più grande banca a gestire petrolio e gas offshore nei sei anni successivi all'Accordo di Parigi.

Petrolio e gas ottenuti da fracking: lo scorso anno il fracking ha visto finanziamenti per 62,1 miliardi di dollari, dominato dalle banche nordamericane con Wells Fargo in testa, che finanziano produttori come Diamondback Energy e società di oleodotti come Kinder Morgan.

Gas naturale liquefatto (GNL): Morgan Stanley, RBC e Goldman Sachs sono stati i peggiori banchieri di GNL del 2021, un settore che sta cercando le banche per contribuire a far approvare una lista di enormi progetti infrastrutturali.

Estrazione del carbone: il finanziamento dell'estrazione del carbone è guidato dalle banche cinesi, con la China Everbright Bank e la China CITIC Bank come i peggiori finanziatori nel 2021, anno in cui le grandi banche hanno fornito complessivamente 17,4 miliardi di dollari al settore.

Energia a carbone: i finanziamenti per l'energia a carbone sono stati sostanzialmente stabili negli ultimi tre anni, intorno ai 44 miliardi di dollari, il che è davvero allarmante dato che l'energia a carbone deve essere gradualmente eliminata in questo e nel prossimo decennio. Lo scorso anno, la China Merchants Bank e il Ping An Group hanno guidato i finanziamenti per il settore.


Traduzione di Iris Legge - Redazione di Antropocene.org

Fonte: Climate&Capitalism 31.03.2022


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