Fonte: Informed Comment - 23.01.2022

Il rilascio nell’ambiente di nuove sostanze chimiche ha superato lo “spazio operativo di sicurezza” oltre il quale si presentano rischi crescenti per l’integrità degli ecosistemi.


Riportiamo un articolo a commento del recente studio sul superamento di un altro limite planetario (Planetary Boundary). È l'articolo relativo all’inquinamento chimico dovuto alla produzione e al rilascio nell’ambiente di nuove sostanze chimiche (Novel entities). Nuove entità, cioè composti radioattivi, metalli pesanti, e una vasta gamma di composti organici e organismi biologici, prodotti dall’uomo. L’inquinamento chimico e biologico influisce negativamente sulla salute dell’uomo e degli ecosistemi, ed è causato dalla diffusione incontrollata delle materie plastiche, dall’uso di diserbanti e pesticidi e di prodotti farmaceutici, di antibiotici e ormoni nell’allevamento.
Secondo gli autori di questo studio, il limite avrebbe superato lo “spazio operativo di sicurezza” oltre il quale si presentano rischi crescenti per l’integrità degli ecosistemi (Earth system processes).

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Il precedente rapporto sui “nove limiti planetari” lasciava questo limite, con altri, indeterminato. Sulla base di tre criteri: fattibilità, rilevanza e completezza, e sulla base di un percorso di impatto (impact pathway), che dovrebbe mappare il ruolo ed il peso delle nuove sostanze nelle varie fasi della produzione e distribuzione, si individuano una serie ancora provvisoria di “variabili di controllo”:

- il trend nella produzione complessiva di sostanze chimiche, quasi raddoppiata tra il 2000 e il 2015, e nella produzione di plastiche;

- i dati, o la loro carenza, relativi alla sicurezza e a norme che regolino e valutino la loro produzione – il processo produttivo utilizza circa 350.000 nuove sostanze chimiche di cui solo una piccola parte è monitorata e regolamentata;

- il trend nel rilascio nell’ambiente di nuove sostanze chimiche, nello specifico emissione di sostanze chimiche pericolose e rilascio di plastiche nell’ambiente).

Il superamento del limite planetario viene valutato sulla base della capacità degli organi preposti di condurre un monitoraggio (controllo e valutazione) sulla produzione e rilascio nell’ambiente e sulla pericolosità delle nuove sostanze chimiche. Lo studio conclude che “l’aumento nella produzione e nel rilascio di nuove sostanze chimiche, alla luce della capacità di gestione globale [del rischio], non è coerente con la permanenza dell’umanità all’interno dello spazio operativo di sicurezza”, o, detto altrimenti, lo spazio operativo di sicurezza di NE-PB (nuove sostanze-limiti planetari) è superato “quando il rilascio e la produzione annuale aumenta ad un ritmo che supera la capacità globale di valutazione e monitoraggio.”


A cura di Giuseppe Sottile della Redazione di Antropocene.org