Ecocentrismo

  • Siamo l'aria che respiriamo, di Arne Naess, PIANO B, 2021.

    Il libro raccoglie alcuni degli scritti più significativi di Arne Naess, fondatore dell’ecologia profonda e una delle figure più influenti del nostro tempo.

  • Sono sempre più numerosi i cittadini del mondo consapevoli di essere entrati in una nuova era in cui gli umani sono diventati una forza naturale con un forte impatto sul sistema terra, un’era chiamata comunemente antropocene.

  • L'uomo e il suo ambiente. Al di là dell'opposizione natura/cultura, di Claude Calame, Sellerio, 2021.

    Un «saggio militante» che affronta da una prospettiva antropologica, storica e critica, le ragioni di quella che va sempre più assumendo le forme di una catastrofe: una catastrofe di dimensioni planetarie e globali che investe l’ambiente, inteso come milieu in cui si inserisce la vita degli uomini e di tutti gli altri esseri viventi, e più concretamente gli ambienti a misura dei quali tutti i viventi si conformano.

  • L'imbroglio ecologico. L'ideologia della natura, di Dario Paccino, ombre corte editore, 2021.

    Pubblicato nel 1972 da Einaudi nella prestigiosa collana “Nuovo Politecnico”, L’imbroglio ecologico accoglieva le istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’uomo e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve.
    Non c’è dubbio che quanto era già chiaro cinquant’anni fa, oggi appaia ancora più drammaticamente evidente, in epoca di pandemie, riscaldamento globale e sfruttamento illimitato delle fonti energetiche.

  • Il Giardino di Babilonia, di Bernard Charbonneau, Edizioni degli Animali, 2022.

    Bernard Charbonneau è stato un precursore (Il sentimento della natura, forza rivoluzionaria è del 1937), assieme a pochi altri, in quella linea di pensiero che unisce in uno stesso cammino spiriti diversi, fraterni e solidali: Ivan Illich, Pier Paolo Pasolini, Jacques Ellul, Serge Latouche, Simone Weil, María Zambrano.

  • Elogio della terra. Un viaggio in giardino, di Byung-Chul Han, Nottetempo, 2022.

    “È necessaria una coscienza planetaria”: Byung-Chul Han volge il suo sguardo penetrante alla terra e alla natura, ma non si tratta di pura riflessione, perché questo libro appassionato che incrocia Goethe, Hölderlin, Heidegger, Schubert e D’Annunzio è anche un diario di giardinaggio.

  • Ecologie native, di Emanuela Borgnino, Elèuthera, 2022.

    Per l'ecologia nativa hawaiana, ogni espressione della natura – il collettivo non umano costituito dall'atmosfera e dai suoi agenti, dall'acqua e dalla terra, dalle piante, dagli animali e dagli spiriti dei luoghi – è animata e consapevole, dunque capace di interagire con sé stessa e con il collettivo umano.

  • Come pensano le foreste, di Eduardo Kohn, Nottetempo, 2021.

    In questo libro sorprendente, Eduardo Kohn sfida i fondamenti stessi dell’antropologia, mettendo in discussione i presupposti di base su cosa significa essere umani, e per questo distinti da tutte le altre forme di vita.

  • Fonte: International Socialism - 23.07.2021

    Negli anni quaranta dell'Ottocento, nei manoscritti successivamente pubblicati come L'Ideologia Tedesca, Karl Marx e Friedrich Engels esposero la prima dichiarazione completa dell'approccio alla comprensione della storia e della società che sarebbe poi stata alla base dei loro testi e della loro attività politica per il resto della vita. Lo fecero sotto forma di una serie di critiche ai filosofi che allora erano influenti nei circoli radicali in Germania.