Incontro con Silvano Tagliagambe, traduttore e curatore di: “Dalla biosfera alla noosfera. Pensieri filosofici di un naturalista”, di Vladimir I. Vernadskij, Mimesis Edizioni 2022.



NOTA INTRODUTTIVA

Il dibattito sui temi ambientali riscosse un certo interesse nell’URSS già dai primi decenni del Novecento, grazie soprattutto all’attività pionieristica di Vernadskij, il quale ebbe il merito di porre le basi scientifiche di questo nuovo indirizzo di ricerca. Questa innovazione fu il frutto di un clima culturale da tempo predisposto e orientato a discutere l’idea degli esseri umani come protagonisti, nel bene e nel male, di una evoluzione attiva, dipendente dalle loro scelte e decisioni.


"Vernadskij va a buon diritto considerato il fondatore della tradizione di ricerca che mette al centro l'interazione tra il suolo, i mari, i laghi, i fiumi e la vita in essi contenuta e considera gli organismi viventi non semplici spettatori, ma partecipanti attivi e artefici dell'evoluzione della Terra. Alla base di questo indirizzo di indagine sta la convinzione, anch'essa esplicitamente enunciata, che la Terra e la vita che la abitano costituiscano un solo sistema, che ha la capacità di autoregolarsi in modo da mantenere al suo interno le condizioni adatte alla sopravvivenza degli organismi viventi mediante un processo attivo, sostenuto dall'energia fornita dalla luce solare.
Lo studio di questo grande sistema non può, ovviamente, essere condotto in modo frammentario e parziale, rispettando i tradizionali confini tra le singole competenze disciplinari. Esso esige un approccio del tutto nuovo e diverso, che frantumi e attraversi ogni barriera divisoria tra campi differenti e proponga un'indagine che abbia attenzione primaria per i problemi teorici da affrontare e risolvere, e non per le suddivisioni del sapere scientifico che sono, tra l'altro, "un fatto formale, esterno e superficiale." Silvano Tagliagambe