La rassegna è tratta da siti internazionali e nazionali, in particolare dai due siti di riferimento politico e teorico: Monthly Review e Climate & Capitalism, a cui si aggiungono articoli originali proposti alla Redazione.
Fonte: Terrelibere.org - 2009
Date le redivive voci intorno alla possibile costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, una delle tante infrastrutture solamente dannose per gli ecosistemi, pubblichiamo un articolo* che si sofferma sul quadro economico e finanziario nel quale si inquadrava il reiterato progetto del Ponte.
Fonte: ASPO-Italia - 15.03.2008
Ripubblichiamo questo articolo di Francesco Aliprandi del 2008 per l'importanza del tema e la sua chiarezza.
"text-align: justify;">In questo post, Aliprandi propone degli argomenti di notevole spessore, che rientrano nel grande capitolo del Picco dei Minerali.
Fonte: ViviConsapevole - 31.08.2006
L’economia partecipata per una vita oltre il capitalismo. Un progetto utopico, ma fattivo di democrazia diretta. Affinché i cittadini possano decidere delle risorse del territorio in cui vivono, soprattutto in materia economica e ambientale.
Fonte: Antagonism Press - 20.10.1999
Il comunismo non è la dominazione della natura, quanto il riconciliarcisi e quindi il rigenerare la natura: gli esseri umani non trattano più la natura meramente come un oggetto per il proprio sviluppo, come un qualcosa di utile,ma come un soggetto... non separato da loro, non foss’altro che perché la natura è in loro stessi. (Jacques Camatte)
Una delle più consolidate convenzioni della cultura occidentale è l’associazione del capitalismo con la città. É invalsa la supposizione che esso sia nato e cresciuto nelle città.
Fonte: Worldsocialism - 1986/1987
Il capitalismo è veramente troppo lento nell’esplorare il potenziale delle fonti di energia rinnovabili.
Fonte: Climate&Capitalism - 01.03.2022 -
Questa dichiarazione di emergenza è stata adottata all'unanimità dal Comitato direttivo del Global Ecosocialist Network il 27 febbraio. Sarà presentata alla prossima riunione generale dei membri, il 13 marzo, per la discussione e la ratifica.
Fonte: Yale Climate Connections - 19.01.2022 -
Quasi il 10% degli 8 miliardi di persone sul globo terrestre è denutrito. Di questi, 3 miliardi sono privi di una dieta sana. La terra e le risorse idriche su cui gli agricoltori fanno affidamento sono stressate e ”prossime al crollo". Entro il 2050 ci saranno 2 miliardi di bocche in più da sfamare, fa notare un nuovo rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO). *
Fonte: Badiale & Tringali - 27.02.2022 -
Appare ormai abbastanza diffuso il riconoscimento del fatto che l’azione umana sul sistema terrestre sia arrivata al punto da mettere in pericolo i principali cicli fisici, chimici e biologici del sistema stesso. La relativa stabilità di tali cicli è stata fino ad oggi il fondamento naturale delle civiltà umane, e metterne in pericolo l’autoriproduzione significa dunque ipotecare il futuro dell’attuale civiltà e spingersi pericolosamente nella direzione di un gravissimo collasso sociale.
Fonte: Effimera - 25.01.2022 -
Una recensione di Francesco Barbetta al libro di Ian Angus Anthropocene. Capitalismo fossile e crisi del sistema Terra, Asterios Editore.
Fonte: A l'encontre - 01.03.2022 -
Il rapporto del Gruppo di Lavoro II dell’IPCC sugli impatti e l’adattamento al cambiamento climatico* lancia un terribile avvertimento: la catastrofe è più grave di quanto previsto dai modelli previsionali, i suoi effetti si manifestano più rapidamente e aumentano tutti i rischi. I poveri, le popolazioni indigene, le donne, i bambini e gli anziani sono sempre più a rischio, soprattutto nei paesi del Sud del mondo. Le politiche adottate per limitare i danni sono inadeguate, contrastano con la sostenibilità e aggravano le disuguaglianze sociali. Gli autori chiedono un approccio inclusivo per trasformare la società a tutti i livelli.
Fonte: Bollettino Culturale - 11.02.2022 -
Il dibattito sui nessi filosofici e politici tra produzione teorica marxiana e ambiente è sempre più attuale e urgente. La distruzione delle condizioni di vita così come le conosciamo, imposta dalla logica del capitale, dimostra inequivocabilmente la necessità di cambiamenti radicali nei rapporti tra economia e natura.
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