Fonte: The Earthbound Report - 22.02.2023

Quasi la metà di tutte le emissioni legate all'energia proviene dal 10% dei maggiori produttori di emissioni, che sono anche i più ricchi. Il 10% più basso dei consumatori produce solo lo 0,2% delle emissioni.


 Per fermare il cambiamento climatico, bisogna prendere di mira i ricchi

«L'1% più ricco del mondo emette più di 1.000 volte più CO2 rispetto all'1% più povero».


Questo è il genere di killer fact [1] che ci aspetteremmo da organizzazioni come l’Oxfam: un'illustrazione scioccante e senza mezzi termini della giustizia climatica. In questo caso non provengono, però, da Oxfam o da qualsiasi altro gruppo ambientalista o di sviluppo ma dall'International Energy Agency.

La loro ultima analisi esamina la ripartizione delle emissioni di CO2 in base al reddito e rileva che le emissioni sono fortemente inclinate verso l'alto:

Questo è un grafico straordinario, da mostrare a chiunque si ostini a sostenere che la popolazione è il principale motore del declino ambientale, quando dipende invece dal consumo eccessivo da parte di pochi.

Come mostra il grafico, quasi la metà di tutte le emissioni legate all'energia proviene dal 10% dei maggiori produttori di emissioni, che sono anche i più ricchi. Il 10% più basso dei consumatori produce solo lo 0,2% delle emissioni.

Perché non pensiate che parliamo di milionari e miliardari, si consideri che il primo decile della popolazione mondiale è di 782 milioni di persone. Se state leggendo queste righe negli Stati Uniti o in Europa, è probabile che ne facciate parte, anche se ci sono persone di tutti i continenti che fanno parte del 10% dei maggiori produttori di emissioni. Al contrario, le emissioni più basse si concentrano nell'Africa subsahariana e in Asia.

L'I.E.A. trae la stessa conclusione che ho sempre tratto io: l'azione per il clima deve iniziare dai più ricchi. Sono loro ad avere le impronte più alte, ma che hanno anche i mezzi per cambiare.

«Se il 10% dei principali produttori di emissioni a livello globale continuerà a mantenere da ora in poi gli attuali livelli di emissioni, entro il 2046 supererà da solo la quota di carbonio rimanente nello scenario dell’I.E.A. di emissioni zero nette. In altre parole, è essenziale un'azione sostanziale e rapida da parte del 10% più ricco per decarbonizzarsi abbastanza velocemente in modo da mantenere il riscaldamento entro l’1,5°C previsto».


Nota

[1] Abbiamo lasciato in lingua originale questa locuzione, che si può tradurre «dati micidiali», in quanto usata dall’autore anche altrove.


Jeremy Williams

Traduzione di Alessandro Cocuzza - Redazione di Antropocene.org

Fonte: Climate&Capitalism 28.02.2023


Articoli da Climate and Capitalism in traduzione italiana