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Antropocene: una nuova epoca
Il 21 maggio 2019, l'Anthropocene Working Group ha formalizzato la proposta di considerare quella in cui viviamo una nuova epoca successiva all’Olocene, definita Antropocene, il cui inizio viene datato a partire dalla metà del secolo scorso, con quella che è stata definita, considerando una serie di indici economici e ambientali, la «Grande accelerazione», da cui si può evincere come tutto ciò che "fa bene" all'economia (capitalistica) è un crimine per la vita su questo pianeta, e dove si può parimenti vedere il ruolo giocato in tal senso dai Paesi più industrializzati.
Capitalismo fossile e crisi del sistema Terra
Nel corso degli ultimi venti anni, la scienza della Terra ha compiuto un enorme balzo in avanti, combinando nuove ricerche condotte in diverse discipline per ampliare la nostra comprensione del sistema terrestre nel suo complesso. Questi lavori hanno chiaramente permesso di constatare che il pianeta è entrato in una fase nuova e poco rassicurante della sua evoluzione: l’Antropocene.
Nello stesso periodo, anche gli stessi ecosocialisti hanno fatto passi da gigante riscoprendo e sviluppando un’idea di Marx secondo la quale il capitalismo provoca «una frattura irrimediabile nel metabolismo sociale», che porta inevitabilmente a crisi ecologiche. Essenzialmente, questi due percorsi si sono sviluppati in parallelo e, nonostante la loro reciproca rilevanza, hanno dato luogo solo a rarissimi scambi.
Il titolo del libro ha due significati. In primo luogo, indica che l’umanità del XXI secolo sta affrontando una trasformazione del suo ambiente fisico, che non è limitata all’incremento dell’inquinamento e delle temperature, ma si inscrive in una crisi del sistema Terra causata dall’attività umana; ed è poi una sfida per tutti quelli che si preoccupano del futuro dell’umanità a prendere atto del fatto che la sopravvivenza nell’Antropocene richiede un radicale cambiamento sociale, sostituendo al capitalismo fossile una civiltà ecologica, l’ecosocialismo. La crisi ambientale globale è la sfida più importante del nostro tempo. Combattendo oggi per limitare i danni causati dal capitalismo, aiutiamo a gettare le basi del socialismo di domani; costruire il socialismo nelle condizioni dell’Antropocene pone sfide che nessun attivista del XX secolo avrebbe potuto immaginare. Il movimento socialista deve dare ora la massima priorità alla comprensione di queste sfide e alla preparazione che esse implicano.
Ian Angus
Per un Socialismo ecologico
La chiave del Socialismo, per Marx e Engels, era la regolazione razionale del rapporto metabolico uomo-natura in modo tale da promuovere il massimo potenziale umano possibile, salvaguardando i bisogni delle generazioni future. Noi pensiamo che questo valga ancora, oggi più che mai.
Utilizzando l'analisi di Marx circa la "frattura metabolica" indotta dal capitalismo nei processi e cicli naturali, la più recente letteratura ecosocialista coniuga l'analisi scientifica dei radicali cambiamenti climatici ed ambientali in corso all'analisi delle dinamiche di funzionamento ecocide del capitalismo, e indica in una civiltà ecosocialista una via di uscita per mitigare gli effetti devastanti del capitalismo sul pianeta, nel totale rifiuto dei recenti approcci apologetici dell'esistente ( green economy, monetizzazione dei "servizi ecosistemici", geoingegneria etc.)
La Rassegna internazionale
La rassegna è tratta da siti internazionali e nazionali, in particolare dai due siti di riferimento politico e teorico: Monthly Review e Climate & Capitalism, a cui si aggiungono articoli originali proposti alla Redazione.
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